Dìa09 02/07 Torre del Rio – Navarrete
ok, ecco un imprevisto di natura imprevista (ma va?) la azusa si è scordata il cellulare ad Estrella!
allora ieri sera ho chiamato l’albergue relativo al fattaccio per vedere cosa fare (ovviamente escluso tornare indietro): sono riuscito a farglielo infilare in un trasporto di mochilas da Estrella a Viana (un paese più avanti di dove siamo ora, Torre del Rio)… in realtà sembrava lo potessero spedire a due giorni da qui, ma, nei fatti, arriverà in questo paese.
la mattina del 2, allora, parto come un missile per la missione recupero cellulare: con il fresco supero d’un balzo il famoso tratto dello “spaccagambe”, quasi 12 chilometri di saliscendi… non ci metto niente e, partito alle 06.15 sono a Viana alle 07.50.
mi scaravento all’ufficio del correo (ufficio postale) per vedere tariffe e piani di spedizione, poi vado in cerca dell’albergue dove il cell è destinato, sperando che l’hospitalero sia là in giro: si, sogna, col cavolo che lo trovo! allora comincio a gironzolare in cerca di una soluzione: il problema è che il ritiro del cellulare può avvenire solo dopo l’apertura dell’albergue, prevista per le 14: azusa si deve dunque perdere una giornata di cammino. cerco di evitarlo chiamando un corriere per organizzare una spedizione da Viana a Navarrete o Santo Domingo de la Calzada, e ci riesco anche, ma si presentano problemi di altra natura (e veramente stupidi) che mi costringono, dopo due ore di telefonate e tentativi, ad arrendermi. lascio dunque azusa (che nel frattempo è arrivata) ad attendere il suo telefono a Viana e riparto. son quasi le 10.
arrivo a Logrono alle 11.45: è fresco e si cammina benissimo, ma le scarpe tengono un caldaccio infernale. sono robuste e pesanti, sui pirenei ci volevano proprio, ma qui, con tutto sto asfalto ed in piano… penso a questo attraversando il lungo viale che porta fuori Logrono e poi superando la sua zona industriale. gli occhi vagano cercando un familiare cartello bianco ed azzurro: proprio alla fine della zona commerciale, fiancheggiando una superstrada, lo scorgo! mi catapulto giù dal terrapieno, schivo un paio di tir, salto il divisorio in cemento armato, attraverso altre due corsie, salto un altro guardrail, corro per la zona industriale e finalmente raggiungo la gigantesca scritta biancazzurra: DECATHLON!
mollo lo zainone alla cassa centrale seppellendo la commessa e corro al reparto scarpe running: agguanto le migliori che trovo e le provo, poi volo in cassa. mi compro cosi un paio di robuste e leggere scarpe da trail, e vaffanculo le scarpe da montagna. domani le spedisco a casa! cosi, scarpette ai piedi e scarpacce in zaino, riattraverso la superstrada e mi sciroppo al volo i 16 chilometri che mancano verso Navarrete, dove arrivo alle 14.25, perfettamente in tabella nonostante le soste causa cellulare e shopping del pellegrino.
ok, mi merito una cervezaylimon. poi mi stravacco a vedere se arriva qualcuno.
no, non arrivano, arriva invece un sms: vado a fare la spesa e preparo una insalatona e formaggio e prosciutto per tutti (la cucina qui è rotta, cena fredda). angelo, giacomo e azusa arrivano, mangiano e ci si scaraventa in branda (oggi era caldissimo) dopo aver un po’ questionato con l’hospitalero, che ci ha chiuso fuori quando siamo andati a berci un amaro…