Dìa26 Lugo- Sobrado dos Monxes, 52km, -63km
Vado a cena e, al ritorno (h2200, che l’ospitalero cabron chiude con svizzera puntualità) li trascino fuori da un bar e li rimorchio fin lì: fatica sprecata! Timbrato il cartellino, per così dire, restiamo padroni dell’albergue e fino alla una sulle panchine appena lì fuori è un delirio!
Arriva telepizza con incredibili pizze spagnole dagli improbabili accoppiamenti, esplodono bottiglioni di cocacola ed alterchi ad alta gradazione alcoolica, gare di barzellette e un sacco di cazzate… bella serata, insomma!
Sveglia alle 0600? In teoria… in pratica alle sei mi alzo, ma i soliti casinisti continuano ad andare su e giù per la camerata dalle cinque… cmq mi attrezzo, mangio qualcosa e via: obiettivo agganciare il camino del Norte nella cittadina di Sobrado do Monxes, 52 km più ad ovest di Lugo.
Ho estorto delle informazioni all’hospitalero cabron, e così riesco a beccare il desvio, non segnalato, per il camino fino a Friol, prima tappa di oggi: se vi capita, ve lo consiglio! È davvero fico, si costeggia il Rio Mino attraversando un bosco popolato di faggi, castagni, felci e faggi, destreggiandosi tra passerelle in legno e veloci sentieri di morbida terra. Peccato che l’ora antelucana non permetta di scattare foto che rendano l’idea (vedi sotto).
Il sentiero è poco segnalato, e bisogna porre molta attenzione, cosa che un po’ rallenta la marcia, ma l’ambiente è molto bello e regala scorci davvero interessanti.
Munito solo di un fogliio A4 con alcune stringatissime informazioni ed una piantina approssimativa, riesco a raggiungere il pueblo di Friol in poco più di quattro ore: e i primi 26km li abbiamo percorsi! All’Ayuntamiento nessuno sa niente e piantine non ne hanno (la mia si ferma qui), tanto vale fermarsi per un panino: ore 1220-1245 meritata sosta con cervezaylimon e bocadillo, poi in strada di nuovo… cazzo che caldo!
Il sole martella senza pietà, ma la strada da fare è tanta… un tratto di carretera e poi, dal nulla, riappaiono le frecce verdi del sendero di Lugo: mollo tutto e le seguo tra alte erbacce ed intricati boschi, ponendo molta attenzione per trovarne altre.
Non è facile procedere scrutando tra le ombre del bosco alla ricerca di frecce mimetiche, ma in qualche modo ci riesco e l’avanzata procede, su morbidi sentieri o su ampie sterrate, tra fitti roveti o sentieri semiabbandonati, tra muretti ansecco e palizzate munite di filo spinato…
Alle 1530 esco dal bosco e trovo una casa: mi accosto al lavadero per rubare qualche sorso d’acqua: un bambino serio serio mi fornisce il nome del pueblo e mi augura buon viaggio. Sono a Foxo Cabrito, mancano, a occhio, una dozzina di chilometri… mah!
E via lungo una carretera secondaria (molto secondaria!) fino ad incontrare un altro bambino mooolto serio che mi fornisce informazioni sul percorso con consumata abilità… sono messo bene, a quanto sembra: quella laggiù in fondo è Melide, ed è già camino frances!
Tiro dritto e scavalco l’Alto di non mi ricordo cosa e Porto do Asno, dove mi concedo 15 minuti, un po’ di biscotti e qualche quadretto di cioccolato. 1645: ultimo strappo, saranno 6 o 7km, e alle 1745 busso alla portineria del monastero di Sobrado…
Cazzo, era ora! Parecchia gente, ma non è pieno come temevo… mi registro, doccia, lavalava, due chiacchiere, spesa, birretta e wiffi…