Dìa08 01/07 Estrella – Torre del Rio


la giornata comincia presto come al solito, e verso le 06.15 sono in strada: parto con il fresco e bello deciso, mi sento bene… il cielo è un po’ coperto, quindi forse mi risparmio l’effetto fornace di questi ultimi giorni: invece no!
il sole comincia a picchiare verso le 10 e non mi molla più fino all’arrivo, alle 13.45, a Torre del Rio. Gli ultimi chilometri sono infernali: tutto asfalto sotto un sole implacabile… vaffanculo!
i chilometri precedenti facevano ben sperare, terra battuta e campi di grano, ma la sorpresa finale mi taglia le gambe: sono solo un paio, ma dopo 30 chilometri sembrano il triplo!
comunque, alla mattina passaggio per la famosa fonte del vino del monastero di Irache, una fontana che offre il suo vino ai pellegrini… c’è gente che riempie la borraccia, e sai che effetto con sto caldo!
ok, arrivo e  l’albergue è piccolo e spartano, ma l’acqua della doccia è calda e ha un patio spazioso, dove mi stravacco ad asciugarmi all’ombra, a 36 gradi! non mi alzerei piu’…
conosco cosi angelo, italiano da Brescia al suo quarto cammino, e giacomo, ventenne vicentino al suo primo che arriva diretto da una comune hippie nel sud della Spagna…
il pomeriggio trascorre a sparare cazzate, poi con la solita azusa andiamo a fare la spesa e ci organizziamo la cena: frittata di huevo e queso con peperoni e non mi ricordo cosa.
ma il pezzo forte è il dopocena: arrivano pedro (tedesco trapiantato in Galizia) ed il valenciano, che si lanciano in una gara di ciste (barzellette, in castigliano): da ammazzarsi dalle risate! fino alla una di notte hanno continuato imperterriti (aiutati da vino, birra, vino de Irache, rum e nescafe) a farci piangere dal ridere… pazzeschi.
poi, visto il caldo, trascino il sacco a pelo in terrazza: stanotte dormo fuori, almeno a rompere le balle saranno i gufi e le civette e non i soliti russatori ed il caldo maiale.
buonanotte.

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