“Enjoy WeekEnd Loop” day01 Hometown_Stoner, 111km 1903mD+

Enjoy 7Comuni _WeekEnd Loop day01_ Hometown_Stoner
Sabato: giretto in bici tardopomeridiano.
Rientro: uhm, per i prossimi due giorni il meteo promette bello… “Tesoro, domani mattina vado a fare un giro, torno lunedì”.
Mentre qualcuno ronfa sul divano, qualcun’altro prepara le borse.
Domenica mattina: colazione poderosa, affardellamento bici, si parte.
Ore 09.00, sole alto che già scalda: poche pedalate e via il gilet antivento, la canotta fluo è sufficiente.
Solite stradine fino al Brenta: si sterra un po’ lungofiume, poi si traversa e da Nove su verso Marostica.
Gironzolo in città, qualche foto, poi su in salita verso San Luca, giù a Crosara ed eccolo in direzione Magnifica Reggenza dei Sette Comuni.
Lusiana, ore 12.00: panino e chiacchiere con Antonio, vicentino in mtb con gatto nello zaino! Kokopelli (il gatto) afferma: ” Mejo in zaino che in tècia!”… come dargli torto?
Tre quarti d’ora di pausa e si riparte: sempre in salita raggiungo la Bocchetta di Granezza ma, memore della neve trovata con Mario pochi giorni fa, devio verso ovest in direzione Tresche Conca: obiettivo la “ciclabile del trenino”.
Freschetto, qua… sarà che siamo sui 1200mslm, sarà che siamo sul bordo dell’altopiano, sarà che tira vento.
In ogni caso chissenefrega e via, pedalare!
In falsopiano si segue la strada, a tratti asfaltata, a tratti sterrata, che solca l’antico teatro della Prima Guerra Mondiale, di cui emergono resti (e toponimi) evidenti. Sempre notevole il colpo d’occhio sulla pianura, a strapiombo sotto il sentiero.
Dopo una pausa fotografica alla scenografica Bocchetta Paù, splendido balcone sul gruppo del Pasubio, si prosegue tra pascoli e boschi, punteggiati da radure, malghe e casere, fino a gettarsi in discesa su ardita sterrata che conduce in un battibaleno alla “periferia” di Cesuna nei pressi del cimitero militare alleato.
In breve il panino superstite raggiunge il suo compagno e poi si può ripartire (ore 15.00 circa).
A Cesuna procedo un po’ a sentimento (che novità!) e vado a sbattere, come auspicato, sulla ciclabile del trenino: sul sedime della vecchia linea il ciufciuf a cremagliera non corre più, ma in compenso bici, pedoni e passeggini non mancano!
Sempre dritto (bè, a parte la gente da schivare) tra pascoli e boschi fino al “terminal” di Asiago, dove stradine secondarie mi portano in contrà Zucchi e da qui alla strada principale per Gallio e Foza.
In prevalente discesa, ormai, mi dirigo verso il limite opposto dell’altopiano: alle 17.15 o poco più inchiodo la bici a Stoner di fronte Al Pino.
Per oggi meta raggiunta.

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