#VenetoGravel day01 Piazzola _Trichiana, km113,6 1002mD+

Venerdì 04 giugno, primo pomeriggio.
Bici lavate, stirate ed affardellate: raggiungere Piazzola in furgone dopo la pasta ed il caffè è una formalità.
La coda di bikers in attesa del loro turno ci indica la linea di partenza: andiamo a lasciare il mezzo all’arrivo, un paese più a nord, e pedaliamo con calma i 7km per tornare alla registrazione ed al via.
Ore 1530, km Zero e si parte ufficialmente: Veneto Gravel, here we go!
Mario funge da navigatore, io da fotografo e cronista dell’epica impresa.
Si pedala lungo il ben noto argine del Brenta in direzione Bassano: il paesaggio è familiare, ma oggi ha qualcosa di diverso, sarà il ticchettio del cronometro?
Un paio d’orette prevalentemente sterrate ed il finalmente restaurato Ponte degli Alpini ci permette di passare sull’altra sponda del fiume: foto di rito e via verso il check point per il primo timbro della serie.
Poi via ancora verso nord per infilare il Canal del Brenta: un cambio argine su passerella pedonale e poi sosta a caricare le borracce e presentazioni ufficiali con Mirco il randagio, che oggi si riposa facendo la 400k!
Si riparte in trio sulla destra orografica, sotto le balze dell’altopiano dei Sette Comuni, mentre sulla nostra destra scorrono le pendici occidentali del massiccio del Grappa.
Alle 18.15 passiamo per Valstagna mentre i funamboli del kajak fanno slalom tra le creste d’acqua spumeggianti.
Neanche mezz’ora e si decide per una licenza poetica: la salita di Incino viene scelta per sostituire le scale di Primolano… la strada è ufficialmente chiusa causa smottamenti, ma noi la si fa uguale, che mi dicono sia più bella.
Vero.
Ma che bei muretti!
Mentre i veri ciclisti pedalano agili sotto i tetti aggettanti, qualcuno col cancello a pedali cerca di non restare troppo indietro… bella salitina, comunque, ma l’asfalto aiuta ed alle 19.00 eccoci ad Incino con 69km sul coso a 3h15 dal via: non male, dai!
Due minuti in discesa ed ecco il lago del Corlo, che costeggiamo sulla sponda nord fino ad Arsiè, rientrando sulla traccia ufficiale.
Alle ore 20.00 siamo a Feltre: al termine dell’ultima salita in pavèe gli sbandieratori si allenano sul sagrato del duomo, dandoci un bel benvenuto, anche se ufficioso!
Giù a bomba direzione Busche: lungo la ciclabile passiamo per Nemeggio, dove la ferrovia ci taglia la strada… possiamo proseguire solo dopo aver spalleggiato la bici oltre le rampe di scale del cavalcavia pedonale che la scavalca.
Un quarto alle otto: la strada è bagnata, l’aria è fresca… il temporale ci ha preceduti ma sembra averne ancora in serbo.
A Corte, infatti, tocca fermarsi quando la pioggia si trasforma in diluvio: festeggiamo i primi 105km con un quarto d’ora d’attesa speranzosa, ma poi tocca arrendersi all’evidenza e partire.
Son le 21.00 e salutiamo Mirco per dirigere verso Trichiana, dove Giorgio ci aspetta: mezz’ora a mollo nella notte bellunese ed alle 21.30 siamo a Trichiana.
Doccia calda, cambio asciutto, e si cena sparando cazzate, per finire con salame di cinghiale e prosecco.

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