#ilGiro2017 day01 Castelfranco Veneto_Valmaron km86,5
La sveglia suona, sempre troppo presto.
Ancora qualche minuto e poi bisogna alzarsi: colazione, riordinare la cucina, chiudere gas e luce…
Giù in garage la bestia aspetta di esser affardellata: cazzarola, sembra proprio pesante, quasi faccio fatica a fare la rampa!
Luca, fido scudiero, mi accompagnerà nella prima parte di questa tappa: 0845 e si parte, direzione Nord Ovest. Via per strade secondarie fino all’argine sinistro del Brenta, per l’unico tratto sterrato della giornata, su agile single track… Una decina di km e due ore in totale ed eccoci a Bassano: un rapido giretto in centro e, attraversato l’immancabile ponte degli Alpini, si cambia argine e… si prende consapevolezza che da qui è tutta salita!
Prima, controvento!, lungo la vecchia strada per Campese fino a Valstagna dove, intrufolato nella volata finale di una gara ciclistica, mi godo la folla osannante (direi preveggente e giustamente), sfilando sotto lo striscione dell’arrivo; poi, in costante saliscendi, fino al Cornale, dove la solerte cameriera non fa neanche a tempo a chiedere che la risposta è “due radler da mezzo!”. E due piatti di pasta al ragù. Grazie.
Mezzodì è passato da 10 minuti ed i km son 59, direi che ci sta! Ci godiamo anche il caffè e, un’ora giusta di pausa, è tempo: via lungo la ciclabile del Brenta per 3km, ed attacchiamo i 16 tornanti che ci porteranno, 12km ed un’ora e mezza dopo, ad Enego.
Par di pedalare con un’incudine a due ruote, ed il buon Luca, con la sua agile mtb, è costretto a cazzeggiare per non perdermi di vista… ma un altro radler lo attende su in piazza, per cui sopporta paziente.
Mezz’ora di pausa beveraggio e le nostre strade si separano: io continuo a salire, mentre il fido scudiero scende e rientra: ciao grazie, se vedemo!
Con gran calma attacco l’erta: sarò stanco, ma mi pare pure peggio dei km appena macinati, e raramente il coso segna oltre i 6kmh! Per fortuna (!!!) procedo tra i piovaschi pomeridiani che mi rinfrescano un po’… Muso duro fino al Tombal, 10km ed un’ora e trenta dopo, dove approfitto di un temporaneo falsopiano per bere un goccio.
Ormai ci siamo quasi: mezz’ora ancora e poco più di 3km ed ecco, scollinando, la familiare conca della Valmaron… poso la bici ad una panchina: grazie Vale, Matteo, Luigi, Andrea, Sara, Ornella per l’accoglienza, la doccia, la zuppa, il musetto ed il letto! Love!
Ps: freschetto qua a 1400mslm…