#VenetoGravel day04 Legnago _Piazzola, 175km 946mD+

Gran ronfata anche stanotte ma alle 06.10 giù dalle brande!
Borse rivisitate con il materiale antipioggia in pole position, poi si scende a lavare le bici e far manutenzione alla trasmissione impanata.
Carichiamo tutto ed ecco Matteo Brama, il padrone di casa, con un bel cabaret di krapfen e brioche: benvenuto!
Spazzoliamo tutto in un amen ma trascorriamo ancora un po’ di tempo a parlare di bici, viaggi e libri: Matteo, infatti, ne ha scritta una serie, ambientata nel mondo dello sport, dal ciclismo al rugby.
Nel frattempo la squadra si è ricomposta: la Ale resta con noi, Diego e Jas ci precedono di un quarto d’ora.
Son ormai le 08.00 ed è ora di partire: nel fresco del mattino copriamo i 10 chilometri che ci separano da Cerea: veloce checkpoint al Punto Rosso e si riparte lungo gli argini erbosi verso Bovolone (09.20, km24), che superiamo senza toccare, zigzagando tra i campi.
Mais, bietole, vigne: il fondo a tratti veloce, diventa sabbioso, poi pesante, infine sassoso. La pioggia va e viene, non particolarmente convinta.
Un’oretta e Mario buca (10.15, km44): appoggiato al muro di una cascina il fido velocipede viene prontamente rimesso in sesto e si può procedere senza indugio fino al capoluogo scaligero.
La campagna si fa meno verde, cedendo il passo alle abitazioni: da Ca’ di David entriamo in Borgo Roma e, passata la Zai, ecco Porta Nuova e Piazza Bra, dominata da L’Arena (11.20, km60).
Cazzeggiamo un po’ dirigendo verso Castelvecchio (momento social della Ale) dove facciamo un po’ gli scemi passando sul ponte e costeggiando il fiume fino al Teatro Romano e Ponte Pietra. Da qui, però, si torna in modalità riders e via verso la Lessinia!
Torniamo sull’argine, dirigendo verso sudest, nei pressi di San Pancrazio: sempre alternando secondarie asfaltate e belle sterrate ci spostiamo decisi verso est superando Zevio e frenando a Belfiore davanti al Gatto Verde per un menù del giorno (13.15, km90)!
Primo, secondo, caffè, chiacchiere e piani di battaglia: un’ora e mezza spesa bene!
Belli carichi, nonostante il tempo dia chiari segni di peggioramento, ci rimettiamo in traccia: passiamo San Bonifacio (ore 15.10, km98) e, ormai sotto la pioggia, raggiungiamo Lonigo (15.50, km111).
L’ultimo chilometro è già diluvio: bici sotto la pensilina e sosta al bar Stazione con un tè caldo per lasciare che l’apocalisse si sfoghi un po’.
Alle 16.40 il grosso sembra esser passato e ci rimettiamo in marcia: un paio di chilometri di riscaldamento su agile ciclabile ed ecco il momento decisivo della tappa… i Monti Berici!
Si narra di terribili salite spezzagambe e di muretti contro i quali si infranga la volontà dei riders ormai a fine giro… aggiungi la pioggia incessante e qualcuno potrebbe anche preoccuparsi sul serio!
Non noi, ovviamente, che impavidi, un colpo di pedale alla volta, affrontiamo una prima salita sterrata, poi un tratto hike-a-bike, ancora salita ma pedalabile, un paio di discese e, finalmente, un decisivo tratto di 8 chilometri di salite, almeno secondo l’aggeggio elettronico dei miei compagni.
Tra gli ulivi e le vigne, tra le pendici boscose e le radure a pascolo, tra i piccoli borghi e le cascine, una salita dopo l’altra ed una discesa dopo l’altra anche quest’ultimo ostacolo spezzagambe è ormai alle spalle quando la ruota posteriore di Simone… esplode!
Fortunatamente è un tratto in falsopiano e, spavento a parte, il nostro amico non riporta danni: il copertone sventrato non è riparabile… la sua Veneto Gravel, finisce qui (18.30, km137).
Prometto di tornare a prenderlo col furgone appena raggiunto l’arrivo, di più non possiamo fare.
Venti minuti ed eccoci ad un balcone aperto verso la pianura e gli Euganei, dove ci raggiungono anche Damiano e Stefano, mentre la Ale fa le storie e noi fotografiamo.
Poi giù a bomba su bella e ripida sterrata a scaldare i freni: in 5 tornanti e 10 minuti eccoci a Costozza (19.05), ai piedi delle propaggini sud orientali dei colli.
Da qui, ormai, è una formalità: un po’ di asfalto, un tratto di ciclabile, ed in venti minuti svoltiamo sulla Treviso-Ostiglia, ma stavolta diretti ad est (19.25, km153).
Maciniamo un po’ di strada sul veloce rettilineo che però abbandoniamo a Boschiera, dove sterziamo decisi verso nord tra i campi di mais: la conclusione è ormai vicina!
Ultimi chilometri su comode secondarie a passare Presina prima di imboccare l’ultimo dritto che porta a Carturo e all’arrivo a Casabella (20.28, km175)!
Applausi degli astanti, foto e sorrisi (la Ale ovviamene sempre perfettamente in posa!), un paio di birre, un cambio asciutto… e c’è un rider da recuperare, lassù!

(Mario + Carlo: VenetoGravel2021 _ h76.58′ _ Km716,6 _ 3286mD+)

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