MediterraneanConnection2021 Day28 La Baneza _ Zamora 113km 491mD
Per fortuna che Eleonora mi fa entrare il Albergue!
Le lascio i soldi per la notte, la credencial ed il modulo compilato per la polizia (tempi confusi) e corro a cena al restaurante Industrial dove, mentre alla telespazzatura passa una trasmissione-processo a tal Olga Moreno, io spolpo un mezzo maiale con una caraffa di birra.
Torno alla base quasi alle 23 per scoprire che la responsabile, che abita di fronte, se n’è appena andata… alla faccia del quarto d’ora!
Vabbè va: doccia e buonanotte.
Sveglia 07.15 e ore 08.00 lascio l’Albergue Monte Urba in cerca di colazione, che trovo magicamente alla periferia della città: cafè con leche y tostada e via che si va!
Velocissima colazione guardando la finale olimpica dei 400 stile libero ed alle 08.15 son di nuovo in movimento: dieci minuti e 05km a Santa Elena, poi Villanueva de Jamud (08.35 km09) con gli scenografici ruderi del castillo, mentre a lato strada scorrono la verde campagna coltivata a mais, i prati d’erba appena falciata, i campi di grano al primo taglio, le colline ricoperte di macchia mediterranea.
Alija del Infantado (09.05 km21) colpisce per le rosse colline d’argilla alle sue spalle, traforate da porte e comignoli tipo villaggio hobbit, mentre Puente de la Vizana, che sorge sul rio Orbigo (km24), Maire de Castroponce (09.25 km27) e Villabrazaro (09.45 km35) non lasciano particolari impressioni.
Qui però inizia la sabbiosissima Via Verde Ruta de la Plata, solita ferrovia schiodata trasformata in ciclabile, che conduce, con molti piccoli ponti rossi ed uno molto lungo e nero, a Benavente (10.15 km44), dov’è ora di un secondo desajuno.
Divertente, ombreggiata e abbastanza veloce la via prosegue fino a Barcial del Barco (10.50 km52) da cui si torna su secondarie e poi general ad infilare i classici pueblos da carretera: Villaveza del Agua (10.55), Santovenia del Esla (11.10 km60), Granja de Moreruela (11.30 km69), Riego del Camino (11.40 km74) e Fontanillas (11.55 km79) dove si molla l’asfalto e si torna a pedalare sulla terra polverosa.
Il percorso da Mtb porta infatti alle rovine di Castrotarafe (km80), antico castello che sembra scaturire dal fianco della collina. Poi il sentiero si fa più sassoso, segue l’autopista e schiva la ferrovia: una discesa movimentata mi causa la perdita del cellulare, che devo tornare a cercare, porca vacca!
Risolvo in fretta ed in breve ecco Montamarta, preceduta dalla Iglesia costruita sulla roccia che emerge dall’embalse (ora in secca; 12.50 km92): è ora di una cerveza.
Una volta reidratato, si torna su carretera general (13.00) e si procede ormai lanciati verso Zamora: un po’ di periferia come di consueto e poi eccomi in centro storico (13.55 km111), dove gironzolo un po’ prima di raggiungere l’Albergue (14.15 km113,5 491mD)… che culo, è aperto!