OrientXpress Day25 Burrel_Bar, km146

Sabato 27 luglio
Dopo aver ripassato il significato dell’aggettivo “spartano” al Grand Tourizm, cerco di cenare: rimedio un piatto di spaghetti ed una birra da un cameriere seccatissimo e scontroso… il mio fascino perde colpi, a quanto pare!
Un’ultima birra in un bar della piazza per scroccare il wifi, e poi in branda tra incredibili agi postsovietici!
0630 e su in piedi, 0745 già colazionato in comode rate evvia chessiparte!
Tappa semplice da riassumere: salita lungofiume, discesa lungofiume, noioso tratto di trasferimento via autostrada e tangenziale, attraversare il confine, salire, scendere fino all’Adriatico.
Lascio Burrel in illusoria discesa bombardata per impennare quasi subito tra villaggi e colline lungo la strada SH6, disseminata di veri e propri crateri che costringono anche i fuoristrada a passo d’uomo. Per fortuna scarso il traffico pesante. Tratto comunque molto panoramico, tra pascoli, greggi e frutteti, le montagne sempre in vista.
Grande attenzione durante le discese, in grado di spaccare semiassi ed ammortizzatori ad un auto, figuriamoci al sottoscritto!
Bellissimo il lungo tratto a mezzacosta nella gola scavata dal fiume, sempre scenografica sia in salita che in discesa, grazie alle ampie anse tra le alte montagne, le acque verdi e le improvvise aperture.
Una breve galleria affianca la diga posta nel punto più stretto della gola (0945 km3504): segna il passaggio da fiume a torrente tra le ghiaie, e da discesa a pianura.
Qualche pedalata ancora e giungo al bivio con la A1, che imbocco in direzione Tirana(1005, km3510) su ampia corsia d’emergenza, ma solo per svoltare al bivio sulla SH1 verso Skoder (1035, km3521).
Pausa liquidi ad un baracchino e via sempre dritto nel traffico vacanziero: sempre dritto fino a Lezhe (1130, km3536); ancora fino a Bushat (1230, km3558) dove il sole spietato impone una mezz’oretta di sosta a colpi di coche; attraverso il fiume Buna (1340, km3570) dominato dalla fortezza di Rozafa, che preannuncia Skoder… devio verso il confine e mi fermo per pranzo in un ristorante sul fiume (1350, km3573).
Bella sosta all’ombra, ci voleva!
Alle 1500 si riparte ed in breve, formalità doganali comprese, tra l’altro praticamente inesistenti, voilà il Montenegro (1540, km3583) che si presenta subito come una piccola Slovenia balcanica, pulita ed ordinata.
Un paio di chilometri in blanda pendenza ed ecco il bivio per Bar (1620, Km3595): mi porta su stradina secondaria in costante salita su verde altopiano, tra villaggi e piccoli cimiteri, mucche e capre al pascolo, ulivi e frutteti.
Tra alberi e cespugli, in un tratto pianeggiante, sulla mia sinistra posso gettare una prima occhiata al mare (1700 km3602): è l’Adriatico, di fronte ad Ulcinj.
Ancora un po’ di falsopiano, un po’ di discesa tranquilla e poi la pendenza si fa decisa: giù a bomba ed in breve sono al porto di Bar(1745, km3618), a quanto pare rinomata meta turistica…