Jour13 Renneville_Toulouse, 40km

Lunedì 18 Luglio
Superultramegapetitdejunerok, porca miseria! Madame Eveline x via di porzioni ci va giù con la mano pesante! Brava, così mi piace! Mi ha fatto pure le crèpe!
Allora bello carico (anca massa) parto alle 0705 e via andare, direttamente dalla porta della cucina al Canal du Midi!
Fa fresco, il cielo è ancora coperto e tira quell’arietta che sa di fregatura… vediamo! Via dritto x 2ore, sosta di 15 all’Ecluse de Sanglier, ed i primi 11km son fatti.
Son partito da poco che un ciclista in arrivo mi guarda fisso, inchioda e mi fa “sei in cammino”.
Sì, senza punto interrogativo, non era una domanda.
Glielo confermo e allora mi invita a passare la notte a casa sua, e mi spiega come arrivarci una volta a Tolosa. Mi lascia il numero di telefono e riparte.
X compensare il troppo culo, dopo 10 minuti comincia a piovigginare. In breve diventa una di quelle pioggie a stravento con gocce come aghi che sono una maledizione: fuori il poncho ed il cappello, allora. Dura poco, x fortuna, ma continua a sputacchiare e sventolare… vabbè.
Montgiscard h1010; poi pausa all’Ecluse de Castanet 1150/1210.
I caselli delle chiuse sono corredati di targhe indicanti il nome, la distanza dalla collega precedente e da quella successiva, un po’ come le uscite in autostrada, x cui il conteggio dei km risulta facile e molto preciso… volendo tirarsi giù le cife, beninteso!
Ramonville h1250: è un po’ il porto di Tolosa sul Canal.
C’è un fottio di barche e barconi, e la maggior parte sono abitati: sulla coperta fanno bella mostra vasi di gerani, piantine aromatiche, alberelli e palme! E sdraio, biciclette, tavolini, gazebo, tappeti… quasi tutte a rimorchio sono dotate di una barca o un motoscafo o qualcosa di simile. Camminando veloce ho cmq il tempo di stupirmi della quantità di materiale stipato su ‘ste houseboat, ed anche di invidiarne un po’ gli abitanti: dev’essere fico e un po’ strano, vivere su un barcone e pensare di potersi spostare con tutta la casa!
1345, ormai è finita la periferia e si entra in Toulouse. C’è da dire che cmq è un arrivo soft, quello lungo il canale, rispetto alle enormi periferie delle città cui il cammino mi ha abituato. Sarà anche questa strana umanità galleggiante che non ti aspetti e che fa molto Olanda o Thailandia… c’è addirittura un centro fitness su di un barcone! E B&B, ristoranti, sale da tè, assicurazioni!
Ancora mezz’ora ed arrivo alla Gare Matabiau: tempo di organizzarmi, recuperare le mappe ecc ecc, seguendo le indicazioni di Michel arrivo alla stazione metro Basso Cambio e lo avviso.
Aspetto su una panchina il suo arrivo e verso le 1530 eccolo arrivare. Mi carica in macchina ed andiamo a casa sua. Non avevo capito fosse così lontano dal centro, ma non cambia nulla: ho deciso di prendere ‘ste occasioni che saltano fuori così, da sole, come solo sul cammino può accadere, e vedere cosa succede.
E’ un chiacchierone, Michel, e parliamo di cammini, di bicicletta e di come organizzare la “convivenza”: facile, in realtà. Lui e la moglie vanno a letto prestissimo; io sto da solo giù in taverna con letto, bagno e doccia, cucina e posso andare e venire x gli affaracci miei passando dal garage. Anzi, Michel mi presta anche la sua bici x andare a cena in paese! Mitico!
Prima, però, c’è la roba da lavare e stendere.
Poi, è uscito il sole!, mi concedo un’oretta a sonnecchiare sullo sdraio a bordo piscina (sì o no?), stretching, barba e capelli, doccia e son pronto x uscire: ma ocio, che xè lunedì e xè tardi, già le 20!
Porco can! Salto sulla bici e percorro la ciclabile lungo la Garonne (il fiume che passa x Tolouse) fino in paese. Risultato: zero ristoranti aperti. Chiedo qua e là e mi spiegano come arrivare al centro commerciale, che ci sono i bar ristorante all’interno: arrivo h2030… Ora di chiusura! Aargh!
Ma un cartello lampeggiante mi illumina di speranza!
Oh, Mc Do, tu che in tutto il mondo garantisci polpette di carne tritata e patatine fritte, salvami dall’inedia e dalla morte x stenti! Attraverso il park e mi sparo un BigMac ed un Royal (ricordate Vincent Vega in Pulp Fiction?) e x stasera sono salvo!
Poi ritorno pedalando allegramente (fa fresco, cmq) e mi godo la sensazione delle gambe che vanno senza sforzo…
Doman si riposa! Niente zaino e naso all’aria in giro x la “ville rose”… chiamano brutto tempo e ho deciso di concedermi un day off ed un po’ di turismo.
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