Day 06: Vic – Artes, 51km
0630: diluvia.
0700: piove… mi alzo e preparo le mie cose.
0730: colazione abbondante, oh yess!
0810: piove ancora ma parto lo stesso. attraverso il centro di Vic
ed esco dalla parte opposta al Seminari per imboccare il camino lungo il rio: stretto e pantanoso come da aspettative.
alle 09 e qualcosa, già stufo di solchi allagati e scarichi vari, sono a Sentfores: sto procedendo a rilento e penso di prendere la carretera per schivare un po’ di fango. passo il paese e trovo una freccia gialla su pista in terra ed in salita, decisamente meno marcia dei campi precedenti: la seguo, ma i segni scompaiono. traffico un po’ e, per culo o per esperienza (secondo voi?), ribecco il camino ed arrivo a Santa Eulalia. amletico dubbio: camino pantanoso e probabili segni mancanti? o carretera? entro in paese per chiarirmi le idee: chiacchiera qui e là e, sia pure poco convinto, carretera.
cazzata! la BV-4316 tira in salita per i primi 7/8km sicuri e mi allontana molto più del previsto dal camino, aggiungendo un 4km alla distanza preventivata. guadagnato un colle mi scaravento giù di corsa ed arrivo ad un bivio: ne ho già fatti 8 più 12/13???, altri 6 a L’Estany! cheppalle! vabbè, andiamo.
ed eccoci a sto famigerato monasterio che mi ha chiesto 50€ per dormire nel mio sacco: manco na foto, ti faccio! tiè!
entro al bar per una birra e tortilla: la birra ci mette 10 minuti, richiedo la tortilla e mi risponde di no, la tipa, che ha da fare! cheggiornata!
le mangio in faccia qualche biscotto, cioccolata e frutta secca e me ne vado.
fuori dal pueblo in salita e poi mulattiera comodosa tutta in discesa per 10km: ok, si corre! un’ora e son giù ad un bivio con carretera, quasi subito ancora terra, ma saliscendi… ah! ovviamente sta sempre piovendo! ogni tanto si calma e molla un po’, ma come ti levi la giacca ti frega di nuovo… tempo un’altra mezzora e son alla casa La Ruca, dove trovo un gruppo di ragazzi coi loro animatori: chiedo un paio di info e salta fuori che ad Artes ci dovrebbe esser una specie di Albergue. la capa chiama la Policia Local e, si, c’è sul serio: bene, che sennó dovevo deviare! il policia consiglia di fermarsi un po’, che giù diluvia: infatti dietro alle colline è tutto nero, ed eccolo arrivare anche qui, vento a raffiche e temporale.
passo un’oretta scarsa al calduccio e poi riparto: via per comoda pista sterrata che conduce ad una valle aperta, poi un’ultima discesa (ancora con la pioggia) e mi costituisco ad Artes! il policia mi spiega dove andare e alle 18 son già a Cal Mestre (ah no?), vecchia casa ad uso albergue gestita dall’ospizio degli anziani…
dai con sta doccia, che 50km sotto la pioggia son tanti!
bè, l’idea era di uscire a cena, ma diluvia senza sosta da due ore: se va avanti cosi si digiuna!
quattro ore che vien giù di cattiveria e ormai son le 22… sfidiamo il diluvio, sennò domani mi tocca strisciare!
plato combinado nella città fantasma… e un paio di birre: bagnato fuori, bagnato dentro!