whyNOrTh?!? Day04 Balatonvilagos_Budapest, km140

Martedì 03 luglio

Tenda zuppa, evabbè, ma notte tranquilla: mentre smonto la tenda Katia e “Pietro” (troppe sillabe, sbaglio di sicuro) mi invitano pertanto colazione… ed uso del bagno! Metal rulez! Son cose che si apprezzano, credetemi!
Si chiacchiera un po’ mentre i teli si asciugano, ma alle 0835 è proprio ora di andare, grazie mille fioi!
Riprendo la 71 per un kilometro e poi la 64, direzione Enying, dove giungo alle 0905, km487, lungo tranquilla strada secondaria, pure a pendenza quasi nulla. Proseguo per Matyasdomb (ore 0930, km494) ma bisogna chiedere ad ogni incrocio, che i cartelli latitano e non sempre la logica aiuta: vecchietti, autisti, postini, va bene tutto pur di racimolare qualche informazione, sempre strettamente in ungherese!!!
Giungo a Kislang, 0955 km503, dove imbocco una strada “terziaria”: ottengo conferma da Bez, che inchioda il camion di legname al volo e parla un ottimo inglese, e procedo più sicuro. Direzione Adony su una secondaria spesso meglio tenuta delle principali: ore 1050 Kaloz, km518 e piccola sosta di 10 minuti acqua e dolce di Katia (oggi fa caldissimo!), poi via un’oretta e, ore 1150, km534, lascio Sarosd alle spalle per raggiungere, ore 1255 km546, Adony: finalmente! Pausa coca radler pizza ed, in qualche modo, info. Riparto alle 14, gironzolo inutilmente causa barriere linguistiche, trovo comunque il Danubio ed il traghetto ma, ahimè, prossima corsa tra 45’… Ok, si aspetta!
Che poi sono un’ora tonda ma vabbè, son tutti in coda tranquilli, quindi direi sia normale: neanche 2€ ed eccoci dall’altra parte, ovvero sulla sponda di una gigantesca isola in mezzo al fiume, che risaliró verso nord fino alla capitale magiara. 1515 e si va, subito Lorev (km562) e poi Rackeve (km559): fin qui traffico modesto e strade niente male, tra campi sterminati e zone umide… Poi la cosa cambia, ovviamente in peggio: traffico più intenso e asfalto bombardato d’ordinanza… comunque Tokol in un’ora (km587) con meritata pausa radler e poi Sziget, sulla quale confluiscono le due strade dell’isola, in direzione Budapest.
Traffico intenso e strada vietata: deviazione su parallela percorribile anche se non gradevole, poi intercetto una ciclabile che dalla periferia mi conduce sulla riva del Danubio a Pest (1845, km617), e la cosa si fa molto più interessante!
Bel colpo d’occhio davvero, foto di rito e ritrovo per un drink con Gabriella, 10 anni dopo il primo, fatidico, Camino…

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