Jour01 Arles_Saint Gilles, 22km
Ed eccoci dunque al test match: tappa breve x familiarizzare con questo cammino in terra di francia, capire come mettono i segni (e come li girano!) e quanto ci va dietro…
La sveglia, al solito, non fa in tempo a suonare. D’altra parte ho già sentito Paul uscire: scommetto che è andato in panetteria a prendere le cose per la colazione! Scommessa facile: ecco baguette e croissant, marmellata,burro,yoghurt, tè e caffè… direi che ci siamo! Se c’è una cosa da dire è che di solito, in Spagna, la colazione è un miraggio, se non ti fai la spesa il giorno prima! Cmq, alle 7 son lì che mangio, poi riassetto lo zaino più volte… e basta scuse, è ora!
Alle 8 son in Place de la Republique a farmi timbrare la Credencial (vincendo le resistenze della signora guardiana, che oppone un bel “non capisco” al mio “je suis une pelerine” in quattro diverse lingue! Devo avere proprio una pronuncia di merda…) e poi via, verso l’ignoto! Lascio Arles (La petite Rome des Gaules) e traverso il Rodano al ponte Trinquetaille, poi lo fiancheggio controcorrente che voglio prendere una variante antiasfalto (ma, ovviamente, più lunga) che segue il Petite Rhone, il Piccolo Rodano. La becco e allora via, lungo l’argine… qualche sporadica conchiglia in città, un’ultima qua ad un bivio e poi… basta fino alle 1240! Nel frattempo, in quasi 4ore, se ne fa di strada, e grande è il timore di fare la cazzata!
Allora cammino piano, guardo dappertutto (ma senza vedere uno straccio di segno), consulto la guida ogni 3×2 e, nel raro caso in cui incrocio qualcuno, domando. Sì, la strada è quella giusta, ma non so cos’è… mi puzza di fregatura…
Cmq, alla fine, pur perplesso sulla guida (la cartografia, secondo me, è davvero uno schifo), riesco a giungere a destinazione: sì, saranno stati 22, ma tra una cosa è l’altra ci ho aggiunto qualcosina…
Bello cmq il sentiero sull’argine, sempre su comoda sterrata a lato del canale, tra risaie, campi di grano e vitigni… ogni tanto un piccolo branco di bianchi cavalli della Camargue o di vacche (tori?) al pascolo. Negli specchi verdi smeraldo delle risaie biacheggiano gli aironi, nel cielo qualche volteggio di rapaci… giocano con la brezza che permette al quipresente di non sciogliersi sotto il sole, che mena, ma di sopportarlo tranquillamente… in ogni caso in Extremadura è peggio!
Ed eccoci a Saint Gilles, dove nel parco ronfa un viandante: non è esattamente un pellegrino, ma ha percorso un Gr che unisce Le Puy al paese, cmq meta di pellegrinaggio nel Medioevo: x lui finisce qui! Due chiacchiere e vado a carcarmi il posto x la notte: proprio di fronte alla chiesa, mi fermo da Patrick a La Pause de Pelerin… doccia, bucato ed eccoci qua!
Ho pure dormito un’oretta, poi ho visitato la Abbatiale de Saint Gilles, con tanto di cripta e scala del XII°sec… ho cercato l’uscita dal paese x domani (che x fortuna coincide con il Gr653, quindi x un po’ sto tranquillo) e rieccoci qua…
Sul Cammino
L’altro giorno (se non è oggi è sempre “l’altro giorno”!) cercando info ed idee x quest’estate on the road, mi sono imbattuto in un tizio che lanciava la provocazione: a Santiago ci si va x fede, e basta. Non c’è altro motivo. Ha risposto un po’ di gente, dandogli del cattotalebano… Giusto, che cazzo ci si va a fare, a Santiago? Xché? E io? Esclusa la fede, ovvio… Xché non me ne vado al mare o simili? Forse x non dover restare a casa a pensare a cose più serie, x scappare a qualcosa? Qualcuno direbbe: lo sapevo! Sfuggi alle tue responsabilità! Ma anca no! Anzi, mi sa che è proprio per far fronte ad una in particolare: camminare mi rende felice, ed ho voglia di esserlo! Quindi, fino a che non trovo un altro modo… bhe, so che zaino in spalla e sole in testa è il mio modo di sorridere tutti i giorni, nonostante le vesciche e la schiena a pezzi… sarò pure scemo, ma in fondo mi basta poco, e allora…
PS oh criticoni, era abbastanza personale?
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