whyNOrTh?!? Day26 Ivalojoki_Karigasniemi, km189

Mercoledì 25 luglio

Risveglio nella tenda versione estiva: solo zanzariera per far dispetto alle fastidiose bestiacce ronzanti! Dormito della grossa sotto il poderoso e profumato abete: smontaggio campo e colazione, partenza leggermente posticipata causa asciugatura attrezzature e via… 0815, inforco il velocipede e torno in strada dove scavalca l’Ivalojoki: subito sana salita per favorire il risveglio muscolare (mortacci!) e via così nel fresco del mattino.
0935, km3916, emergo sbuffante dalla prima, vera, salitona, per poi proseguire in continuo saliscendi tra, indovina?, laghi, laghetti, acquitrini, boschi, boschetti, renne, cuccioli di renna… Insomma la tundra lappone in tutto il suo splendore!
Il sole va e viene, a seconda dei capricci del vento, che gioca a spostare i banchi di nuvole, ma la temperatura è generalmente elevata e si suda di conseguenza.
1030, km3940, al bivio per il Lemmenjoki National Park resto sulla n955, che ne costituisce il margine orientale, e proseguo per Menesjarvi, ore 1040 km3943, da cui ormai si può osservare chiarimente la zona pedemontana a ridosso del confine norvegese.
Alle 1100, km3950, è ora di una meritata sosta, seduto su di un tronco all’ombra, rosicchiando frutta e bomboloni, accoppiata assolutamente salutare!
1135 si riparte ed in breve ecco,1205 km3962, il bel lago Solojarvi, dalle rive in fine sabbia bianca!
Ormai manca poco: alle 1250, km3977, preannunciata da indolenti renne a centro strada e davanti ai negozi, Inari, centro del mondo Sami. Poco più che un paese all’estremità occidentale di uno sconfinato lago, ovviamente l’Inarijarvi, vanta un attivo porto turistico, un attivissimo negozio di souvenir, un museo ed un centro culturale… Spesa e sosta pranzo (e shopping) pressoché obbligate.
Me la prendo comoda, ma alle 1445 si riprende la strada, ritrovando la n4, ora molto ridimensionata e molto meno trafficata, in direzione nord: si pedala di grinta ed alle 1620, km4011, il definitivo bivio con la n92 ed il fatidico cartello “Nordkapp”!
È l’inizio di una vera e propria “Montagna russa” di saliscendi che, complice il chilometraggio già percorso, comincia a far sentire il suo effetto: non mi impedisce comunque di arrivare, 1855 km4049, al piccolo villaggio di Kaamasmukka, dove sosto 20 minuti, per poi proseguire sfidando la sorte… Quei nuvoloni promettono guai!
Ed infatti: preannunciato da modesti rovesci e da lampeggiar di fulmini, il temporale imperversa  senza pietà dalle 1945 alle 2020 circa… Sembra di essere in lavatrice, o dentro ad un flipper! Acqua da sopra, da sotto, di lato, bordate di vento paurose mi spostano la bici come se niente fosse… ma non c’è alternativa al pedalare, e quindi… Gore e via, a testa bassa e bareta (casco, in questo caso) fracada!
Quando finalmente  l’ira di Thor si placa, la  temperatura è scesa di almeno una decina di gradi: si impone una sosta per togliere canotta e braghette zuppe ed indossare roba calda ed asciutta.
Poi non resta che pedalare ancora: a 20  chilometri c’è l’ultimo paese prima della Norvegia! Chissà di trovare un riparo per la notte…
2115, credo, o forse 2130, ma 4079Km, ecco Karigasniemi, ultimo avamposto finnico sul fiume Inarijoki: inchiodo di fronte al Cafè 70n ed al cartello “Cabin”… Chiuso, ovviamente, ma una vigorosa bussata sortisce il suo effetto: subito una tazzona di caffè caldo e si contratta il prezzo per la notte…

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