Santiago de Compostela, km0


Lunedì 23 agosto
Sveglia ore 0830, che c’è la roba da portare a lavare! Un’occhiata alla coda, già molto consistente (i pellegrini del Monte de Gozo hanno solo 4km da percorrere…), e poi un’abbondante colazione con wiffi incorporato nel mio baretto di fiducia.
Mario va a fare un giro a Fisterra in autobus, che domani rientra in italia, in compagnia delle tremende valenciane… io resto qua, che in autobus non mi va di muovermi ed ho una certa idea che mi frulla per la testa… boh, vado un po’ in cerca di info e poi vediamo…

Oficina de Turismo de Santiago, Oficina de Galicia, Oficina de Portugal…
Qualche profilo di tappa, qualche foglietto con tempi e percorrenze (ovviamente mooolto discordanti tra loro!) qualche opuscolo pubblicitario… poca cosa ma… se il tempo gira al bello, io domani ci provo: Camino Portugués al revés!
Spero che non vada come con l’Inglese, che è stato un delirio! Se riesco ad arrivare in 3 giorni a Tui, al confine tra Spagna e Portogallo, l’intenzione sarebbe di andarsi a bagnare i piedi nell’Oceano a Porto… mah, vediamo!
Per adesso godiamoci la pioggia ed il ventaccio di Santiago!
Mentre Mario e le valenciane sfidano il nubifragio a Fisterra con l’aiuto della queimada (una specie di parampampoli locale, da bere recitando oscuri mantra galleghi) ritiro la roba in lavanderia, vado dai cinesi a comprare delle mutande per sostituire quelle cadute sul cammino e mi studio l’itinerario, per quanto possibile….
Verso sera mi ritrovo con Mario per la cena e tiriamo le 03 incontrando varie persone che abbiamo incrociato nei rispettivi cammini: come sempre accade, a Santiago i nodi vengono al pettine… poi in branda, che domani c’è chi ritorna sul patrio suolo e chi si rimette in viaggio…

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