Traversée Corse Day07 Saint-Florent _ Bastia 107km 1490mD

07.00 sveglia, bici pronta, colazione al bar in piazza, bici in strada e via: 07.50 e si esce dalla sonnolenta località turistica sulla strada principale, diretto a nord.
Parallelo al mare costeggio il lido sabbioso, ma appena fuori dal borgo ci si ritrova su di una strada di montagna: ci si inoltra nella gola scavata dal torrente, le pendici rocciose ricoperte dell’onnipresente macchia arbustiva.
Invece di proseguire verso Patrimonio, imbocco la D80 in direzione Cap de Corse (08.10 km05) iniziando a salire un po’ più seriamente: ancora un po’ e la strada scorre sulla costa, il mare a sinistra e le montagne velate di nubi a fare da sfondo all’orizzonte.
Curve, bassi muretti a secco e tratti senza parapetto, scogliere a strapiombo, pareti aggettanti, cale e calette: la stretta insenatura di Negru esibisce sul bagnasciuga una torre solitaria; più all’interno una casa e poi un piccolo borgo di pescatori (08.40 km14,5).
Nonza è invece dominata dalla torre d’avvistamento arroccata sullo sperone roccioso, attorno al quale sono accoccolate le case del villaggio: un centinaio di metri sotto, in caduta libera, ecco la lunga spiaggia di sabbia nera (09.00 km19).
Sabbia nera anche per Marina d’Albu, ma, finalmente, qua si pedala al sole e pare tutto meno cupo (09.15 km23,5)!
Il sole ora fa occasionalmente capolino dalle creste, e riesce ad illuminare alcuno tratti della corniche, che si presenta comunque umida, se non bagnata, e fredda: il panorama è comunque spettacolare, così come la strada, divertente da guidare, oltretutto, specie in discesa.
Sempre alternando salite e discese, curvoni ed insenature, stretti gomiti e rari rettilinei, oltrepasso Minerviu (10.15 km38,5), Pino (10.30 km43,5) e, appena prima del “commune” di Morsiglia (11.05 km53,5), lascio la costa in salita verso l’interno per ripido asfalto men che secondario.
Supero un deserto borghetto, salgo ancora e sbuco al sole, con gran vista sulla costa sottostante.
Mi fermo un attimo alla chiesetta, sprangata, di Sainte Lucie e guadagno infine il passo (11.40 km57).
Facile asfalto piccolo borghese in favore di gravità, oppure maschia sterrata proletaria, fangosa e ghiaiosa, in decisa salita?
Saranno mica domande da fare, no? Su dunque lungo la stretta “Strada Madonna di e Grazie” fino all’omonimo santuario (11.50 km58): fin qua tutto facile, ma adesso si impenna per un buon chilometro su fango e ghiaia, inciso dalle acque di scolo.
Con calma, ma sudando come un maiale e scegliendo bene dove metter le ruote, eccomi sul crinale (12.00 km59): falsopiano o facile discesa per un migliaio di metri, poi si scende sullo scassato che in confronto la salita era un biliardo!
Di qua non si sale di sicuro!
Mentre il cielo inizia a coprirsi di nuvole, pedalo un chilometro ancora e, di nuovo in orizzontale sopra i pascoli ecco, là in fondo, il mare: è la costa Est (km61).
Singletrack tra i rovi, poi un paio di centinaia di metri hike-a-bike su mulattiera bombardata e raggiungo i ruderi di San Colombanu, chiesa scoperchiata che, con la torre poco lontana, domina l’orizzonte (km62).
Giù a bomba sull’asfalto veloce, tra le strette vie dei borghi pensili: nomino solo il principale, cioè Rogliano (12.35 km65) da cui in un chilometro si aggancia la principale ed in un amen si giunge in riva al mediterraneo, al porto di Macinaggio (12.45 km69).
Sosta panino, acqua, barretta, poi un salto in boulangerie per un paio di pain chocolat ed al bar di fianco per un caffè: si riparte (13.15)!
Sull’orizzonte l’isola di Capraia sembra galleggiare nel nulla: cielo e mare hanno lo stesso colore!
Questo lato nella costa è molto meno severo del versante Ovest, e le colline, ricoperte di vigneti, digradano dolcemente verso le spiagge rocciose.
C’è anche da dire che c’è un gran traffico: di là in tutta la mattina forse una decina tra auto e furgoni; di qua tutte le luci accese in modalità disco volante e speriamo bene!
In continuo su e giù si arriva facilmente a Santa Severa, dove è ora di caricare la traccia successiva (fino a qua: day07 13.45 km79 1200mD).
E dunque: azzera tutto e vai con la traccia day07bis.
Non che si possa sbagliare: sempre lungocosta sulla D80, raggiungo velocemente Siscu (14.25 +km11,5) per poi procedere, un borgo marinaro alla volta, una caletta alla volta, verso Bastia, dove questo viaggetto invernale su due ruote si conclude (day07bis 15.20 +km28 +290mD).

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