MediterraneanConnection2021 Day01 Imperia _ Antheor 150km 1236mD
Non sono neanche le 07 in quel di Imperia, e gli occhi si aprono da soli: oggi si comincia!
Mentre la famigliola felice ronfa della grossa, io preparo armi e bagagli e mi preparo: tutto pronto, e con perfetto tempismo è ora di colazione!
Si fa con calma, che il pater familias si prepara a farmi da guida fino al confine, ma alle 09.15 è ora di pedalare: si va a prendere la ciclabile della Riviera, vecchia linea ferroviaria schiodata ed adibita a più nobili usi!
Neanche mezz’ora di Aurelia ed eccoci a San Lorenzo, dove la pista trova inizio: liscia come il biliardo, mare a sinistra e statale a destra, si snoda lungo la costa tagliando paesi e paesini, a tratti nel fresco di lunghe gallerie ben illuminanete. Agave, fiori e fichi d’india, bici, bici elettriche, monopattini e queicosiquattroruoteapedalichetrovisoloalmare, corridori, cani, passeggini… insomma, c’è movimento!
Si procede comunque spediti, passiamo San Remo ed in un’ora raggiungiamo la fine della ciclabile ad Ospedaletti (32km): breve sosta prima di riprendere l’Aurelia.
Via di nuovo, mentre il traffico si fa più intenso e si palesa qualche strappetto: via comunque, che con l’arietta fresca neanche sembra faccia caldo!
Un’ora scarsa, e la caotica Bordighera alle spalle, ultimo strappo ed ecco Ventimiglia: ce la lasciamo alle spalle ed in breve ecco il confine (11.50, km50).
Birretta e focaccia, baci ed abbracci: mezz’ora e Claudio gira la bici per tornare, io saluto i gendarmi e passo in Francia!
Attraverso Mentone e a Cap Martin inizio a salire per spostarmi sulla corniche che taglia a mezza costa sopra Monaco.
È ormai la una, e si sente, ma con calma si sale direzione Roquebrune, villaggio medievale arroccato su di uno sperone: rimane purtroppo fuori percorso, perché proseguo verso ovest sulla panoramica Route de la Turbie.
La strada serpeggia vista mare per un’oretta, ed alle13.45, km71, ecco finalmente Turbie: purtroppo, nonostante lo si possa rimirare di lontano lungo la corniche, non posso visitare il Trophee d’Auguste (monumento romano conosciuto anche come Trophee des Alps), perché il museo è chiuso. Grrrrr.
Non resta che buttarsi, inizialmente in forte discesa, verso Nice, al cui porto arrivo in circa un’ora (14.55, km91).
Un venti minuti di sosta ed un paio di foto e si va di nuovo.
Sempre lungomare fino Cagnes sur Mere (16.00, km 106) dove mi concedo un’altra sosta di venti minuti e ad un’ora dalla ripartenza, movimentata da qualche su e giù, sono a Cannes (17.20, km125).
Troppo casino, e la corsia ciclabile fin qui inappuntabile latita e delude: fuga dai vacanzieri in monopattino e bici elettrica, ed anche dalle belle fighe che sfilano imbalsamate lungo la croisette!
Molto carino Port la Napoule (17.45, km134), accoccolato attorno al bel chateaux omonimo, così come il successivo Theoule, che segna l’inizio delle Calanques… e del grande ritorno delle salite!
Sì ok, son salitine e discesette, ma sai com’è… belle comunque le cale e le calette che si susseguono, incorniciate dalle rocce rosse e dalla fitta vegetazione, senza soluzione di continuità lungo la corniche d’Esteret (se ho scritto giusto).
Una sosta per fotografare e fare il punto mappa a Cap Roux, km147, ridotta fortificata ed osservatorio della Prima Guerra Mondiale, e poi ultimo strappo, che alle 19.00, km150, inchiodo alla plage d’Antheor, dove doccia e cena non me le toglie nessuno!
In breve la tenda è montata e ka bestia docciata: mutande pulite e si mangia!