Day 01: Berceto – Lago Santo
sveglia alle 07 in quel del seminario, veloce toilette e colazione in paese: cappuccino e krapfen ciccione!
poi dal panettiere a prendere due pagnotte e via, è ora di partire! torno al seminario, carico lo zaino ed eccoci: un po’ lungo, son quasi le 0815, ma si va!
i primi passi sono un po’ esitanti, c’è da sintonizzarsi col sentiero, ma una volta imboccato un viottolo che s’inerpica sulla collina… ci siamo!
si va in salita nel fresco del mattino, tra prati e rive boscate, con qualche animale al pascolo: nessuno in giro, solo gli uccelli cantano.
0940. sul monte Valoria, dove incrocio il sentiero di crinale 00, quello che farà da filo conduttore in questo trek, incontro una coppia svizzera che percorre la francigena: scambiamo due chiacchiere e ci auguriamo buon viaggio. loro proseguono verso sud, io giro ad est.
il sentiero serpeggia evidente sul filo di cresta, costeggiando l’antico confine tra Parma e Toscana, segnalato da antichi cippi lapidei.
la giornata è molto umida e la visibilità non eccellente, ma posso comunque spaziare verso nord e verso sud, su poggi e prati, boschi e creste, sentieri e autostrade.
continuo cosi, fino a concedermi una sosta sul monte Beccaro: una mezza pagnotta, qualche mandorla ed uvetta, un po’ d’acqua; due foto e si riparte.
20 minuti e… si ritorna! ho scordato un pezzo su!
mapporcavacca! evabbè… nel giro di 40 son di nuovo dove ho invertito la marcia e riprendo verso il passo di Cirone: son le 1240 e mi concedo una breve sosta vicino alla chiesetta.
le nuvole son sempre più fitte e nere: ok, non si crepa di caldo, ma una lavata non mi andrebbe!
veloce, allora: sempre su tra faggi fittissimi fino al monte Fosco, in effetti particolarmente ombroso: da qui si spazia sul rifugio Lagdei, sul monte Orsaro e più ancora verso ovest sul Braiola e sul Marmagna.
altra mezza pagnotta, poi si ridiscende e si risale fino all’Orsaro, punto più alto di oggi coi suoi 1830m.
si scende ancora, si risale, si scende, ecc ecc fino al lago Padre, una torbiera dalla quale fuggo causa zanzare feroci! si prosegue tra faggi e pini fino al coreografico rif Mariotti, sulle rive del Lago Santo.
non sono neanche le 16: piedi a mollo per mezz oretta, doccia (per concessione del gentile rifugista) e birretta meritatissime ed eccomi qua a cazzeggiare in riva al lago, mentre le trote saltano a caccia di insetti.
dai, un buon inizio, oggi!
l’assenza di allenamento duro si sente: gli strappi in salita dopo le discese fanno un po’ soffrire, ma spero tra qualche giorno di essere più efficente…
speriamo intanto in una cena colossale!
ho fameee!
e cenato alla grande!
max: niente carne stasera…
ma tra poco l’amaro!