Dìa14 Aldeanueva de Ebro – Alcanadre, 32km
08 Agosto
È ancora buio, e la luna calante non rischiara molto, ma la perlustrazione serale di ieri mi permette di orientarmi e di prendere le stradine suggeritemi dal padrone dell’hostal per riconnettermi al cammino: in un paio di km imbocco una sterrata che incrocia la statale e tira dritta verso nordest… dovremmo esserci! Un po’ di curve ed ecco la massicciata del treno: un cammino di terra la costeggia verso nord, e se tanto mi da tanto, vista la giornata di ieri, io la imbocco… almeno la direzione è quella giusta!
Non un’anima, in giro, e nemmeno una freccia gialla, ma un sacco di coniglietti che, da soli o in piccoli gruppi, scorrazzano qua e là. Tiro dritto sulla piacevole sterrata fino a che… finisce! Ore 0720: un canale mi sbarra la strada… Già, ti pareva… poco prima, però, ho visto un contadino al lavoro, ‘spetta che torno indietro e chiedo…
Buenas dias, dove cavolo è il cammino? Ah, due campi più in là? Bene… Come? Asfaltato? Naah! E se scavalco il canale sui binari del treno, di là cosa trovo? Una sterrata che tira fino a Calahorra? Grande!
Luis insiste ad accompagnarmi di là del canale, sai mai che mi faccia male, e intanto si lamenta dei conigli, che gli hanno mangiato mezzo campo (è vero! Pensavo ne avesse seminato solo metà!) e non può neanche sparargli che è proibito… Ed eccoci di là, ciao ciao asfalto! E ciao Luis, y muchas gracias!
Alle 0805 incrocio il cammino ufficiale, asfaltato davvero, e trovo la prima freccia della giornata: e allora via dritto, e si arriva a Calahorra alle 0835. Poi, scomparse le frecce, gironzolo per ila città fino a trovarne una: sono le 09, e poco più in là il Café Venezia sta mettendo fuori le sedie… Miracolo! Cappuccino e due cicciosissime paste al cioccolato, grazie!
Ma è ora di ripartire: sono le 0920 e si muove un po’ di arietta, cerchiamo di approfittarne… 3km di asfalto e, finalmente, un’altra sterrata da imboccare: metto il turbo e, spaventando conigli a manetta, via verso nord, sempre seguendo il treno.
A parte un paio di pezzi asfaltati, saranno 6km in tutto, si va di sterrata lanciato come un missile, bordeggiando il tren o l’autopista, fermandosi però ogni tanto a saccheggiare i rovi carichi di more: troppo buone!
Poi c’è un buco nella segnaletica… dove cazzo vado? Scendo da un cavalcavia ma niente… torno indietro e c’è un cammino, anche se con fondo meno buono, che segue ancora l’autopista… la direzione è quella giusta… io lo prendo!
Ed è così che, alle 1215, trovo, al cavalcavia seguente, una freccia che proviene dall’altro lato della strada: ma quando cazzo è passato di là, il cammino? Boh, ma mi sa che il mio è meglio! 25 minuti e sono al bar Union, il primo che vedo, che ha in deposito le chiavi della vecchia stazione di Alcanadre, ora adibita ad albergue.
Mi dà le chiavi e… aspetta, ma quello deve essere un pellegrino! Oh yess, Wolfgang (tedesco, ovvio) è un superpellegrino con 16 anni di cammini alle spalle, autore di guide, presidente di associazioni, ecc ecc. Vabbè dai, ‘ndemo in albergue!
Doccia, bucato, birretta e panino in paese (domenica: non fanno da mangiare, chiaro!) ed ora… diario e descanso!
Dopo il riposo, un giro per il pueblo e la cena: un altro panino e un pincho di tortilla… un po’ di chiacchiere fuori al fresco e poi in branda.
Ehi! Non me ne ero accorto, ma c’era già un ospite in albergue! E che ospite! Non ci crederete ma… è Leonardo Di Caprio! Proprio lui, quello del Titanic!
Guardate qua, ci siamo anche fatti una foto assieme…