Day02 Povoa_Viana do Castelo, km28?

28/12/2017

Ha piovuto tutta la notte, ma al risveglio, alle 0700, la musica è la stessa: acqua.
Partiamo comunque: 0745, goretex e via.
Nuvole basse, acqua in sospensione (una via di mezzo tra pioggia e nebbia), raffiche di vento. Cavalloni furiosi si abbattono sul lungomare deserto: i palazzi di appartamenti per le vacanze ed i negozi sono sprangati, solo qualche sporadica auto anima la scena, i gabbiani la fanno da padroni.
il Grigio è il colore del giorno.
Seguiamo la passeggiata a testa bassa, poi imbocchiamo le passerelle amiche per inoltrarci tra le dune, raggiungendo alle 0900 il villaggio di Agucadoura, dove ci concediamo una lauta colazione al calduccio, mentre fuori la pioggia rinforza.
Neanche mezz’ora, la pioggia smette, e siamo di nuovo in cammino: sempre lungo la costa, sul ligneo percorso pedonale, tenendo la barra a nord.
Alle 11 raggiungiamo Vila de Apulia, dove un desvio ci costringe ad inoltrarci nel paese, conducendoci, in mezz’ora, ad una sterrata tra i campi e gli eucalipti, ricca di fango e pozzangherone. Sbuchiamo alla periferia di Fao, che attraversiamo tutto fino al Rio Cavada: ci fermiamo in panetteria per una meritata pausa fino alle 13.
Attraversiamo il fiume e siamo già ad Esposende, di cui seguiamo la passeggiata ciclopedonale lungo la riva fino all’oceano e poi, sempre verso nord, per la maggior parte sul pavè che caratterizza le strade portoghesi: i tentativi di proseguire lungo la costa sono frustrati dalle recinzioni e dai lavori in corso… nuovi tratti attrezzati sono in opera!
Buon viso a cattivo gioco, un po’ di tempo perso, e strade siano: senza mollare, raggiungiamo San Bartolomeo do Mar (rapida sosta) e poi Belinho (1515, sosta all’info tourist) e, in altri trenta minuti, Antas.
Il camino attraversa la N13 e si infratta tra i boschi per riguadagnare la principale più in là, poi sarà tutto asfalto o sampietrini; la luce sta calando rapidamente; i chilometri sono già abbondantemente sopra i 25; nessun albergue nei prossimi 15 è un po’ di stanchezza si fa sentire…
Un paio di tentativi di variante e poi… Quando l’autobus passa, con un quarto d’ora di ritardo, bè… saltiamo su!
15 minuti ed ecco Viana do Castelo: ancora un chilometro e bussiamo alla porta del convento, albergue Sao Joao… per oggi basta così.
Cordiale accoglienza in anglo-ispano-italo-portoghese e poi doccia calda e un po’ di relax.
Ore 2000 e gironzoliamo per il bel centro cittadino, illuminato a festa, per poi fermarci a cena al Dolce Viana, locale italo-portoghese dove ci sfondiamo per festeggiare il compleanno di Jorn!
Un ultima grappa e, nella tiepida serata, si passeggia per le viuzze fino alle brande: domani è un altro giorno!

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