CounterClockWise day19 Venaus _ Torino 79km 400mD
Venaus, ore 06.30
Sveglia al solito orario, affardellamento ultraveloce (solo sacco e materasso), rapida toilette, saluti al signor Biagio, custode del presidio di Venaus: quella di oggi sarà l’unica tappa tutta italiana di questo tour estivo, visto che partenza ed arrivo avvengono sul suolo nazionale.
Quindi presto in sella (07.10) e via subito, sotto il cielo nuvoloso, a prendere la Via Francigena per raggiungere in un battibaleno il borgo di Mompantero: disturbo due caprioli ma nessun bar aperto, si prosegue!
Susa: solo grazie alle precise indicazioni di una signora trovo un baretto per far colazione! Doppio cappuccino e due cornetti e si va (07.45 km05).
Torno di là della linea ferrata e prendo la Ciclostrada Valle Susa (08.55 km09,5), che scorre sulla sinistra della valle, in continuo saliscendi tra campi, borghi, boschi, frutteti e pareti, raggiungendo così Borgone Susa (08.35 km21,5), traversato il quale passo sul lato destro della valle (e della direttrice principale).
Seguo per un tratto la Dora Riparia, poi aggancio la ciclabile Aida (almeno credo, 23,5km).
Si segue dunque quella che è nominata “la ciclabile segreta del diacono Martino” che si srotola tra prati, borghi e cascine, uniti da canali e corsi d’acqua d’ogni dimensione.
Pedalo sul porfido di Vaie, bel paesone dalle strette vie lastricate (08.55 km27), cui fa il paio poco dopo Sant Ambrogio (09.15 km33) dove la pendenza cambia e si sale verso i laghi di Avigliana, sorta di resort privato a filo d’acqua, o almeno così mi pare (09.35 km38,5).
Si prosegue subito e, appena fuori Trana, inchiodo ad un baretto pretenzioso dall’irritante musica trap e reggaeton, indegnamente onorato di fornirmi una breve pausa succo e cornetto: soliti quindici minuti e si riparte (09.50 km43).
Tre chilometri bastano per fare in modo che la traccia inizi a srotolarsi nella cintura urbana torinese, tra auto e marciapiedi: proseguo per quasi un’ora (10.45 km59,5) prima di imboccare una traversa… una svolta tra le case, un sentiero fangoso tra i campi di mais e, superato un arco in mattoni rossi, eccomi all’interno del “Borgo del Concentrico” che fa da corona al palazzo di Stupinigi: wow! (11.00)
Curiosato in ogni corte aperta, gironzolato nel cortile inghiaiato di fronte alla reggia, fotografato quel che mi pareva più interessante, tocca proprio tornare a pedali per l’ultima tranche: da qui sarà urban trail, a districarsi tra quartieri operai, officine, marciapiedi, parchi, ponti pedonali, aree verdi, argini e, verso il centro, joggers, bikers, cani, vecchietti e passeggini.
Il parco Vallere (11.45 km71) è l’ultimo della serie prima di sterzare duro lontano dal fiume e raggiungere in un fulmine la stazione di Torino Centrale, dove questo viaggio, di botto, finisce (12.15 km79).
Consueta modalità odissea ferroviaria diretto verso est: la lavatrice mi aspetta!
CounterClockWise 2024, resoconto finale: 19gg a pedali, 2591km, 21180mD.