Day01 Matosinhos_Povoa de Varzim, km28?
27/12/2017
Sveglia ed affardellamento zaini, check out ed addio albergo: rapida corsa in metro fino a Matosinhos e si (ri)parte da qui!
Attraversato il ponte mobile, guadagnamo l’altra riva del Douro: pausa colazione in cafeteria e, 0920, si va sul serio!
La spiaggia è dritto davanti: basta tenere il mare a sinistra e poi sempre dritto… Bè, più o meno, ma insomma…
Ecco Boa Vista: seguiamo l’ampia pista a bordo strada ed alle 1010 raggiungiamo la spiaggia di Cabo do Mundo, poi il faro, Praia da Memoria e la sua chiesetta sugli scogli da cui inizia il sentiero su comode passerelle in legno, sulle quali costeggeremo l’oceano per il 90% del percorso odierno… figata assoluta!
L’oceano agitato romba e si infrange sugli scogli, il vento ci investe a raffiche portando sabbia fine e gocce salate, i gabbiani stridono volando bassi, a scatti, l’umidità ci ricopre di una patina salata, il sole lentamente si fa più caldo… che meraviglia!
Passiamo la spiaggia di Pedras de Corgo e poi breve pausa birretta per sgravare le spalle dalla zavorra.
20 minuti ed alle 1145 siamo di nuovo in cammino: raggiungiamo Praia da Moreno, dove un breve ma furioso temporale ci investe… 5 minuti di quelli tosti e via ancora senza paura fino a Facho (h1230) dal pittoresco lungomare affollato di reti, nasse, barche, capanni e motori, ideale per qualche foto. Mezz’ora ancora e, ormai le 13, pausa panino e… pioggia!, che sceglie il momento giusto per rinfrescare l’aria!
Tre quarti d’ora di riposo, i rovesci ormai un ricordo, e si riparte, sempre lungomare.
Ore 1415 e raggiungiamo, solcando le dune lungo le passerelle, Praia Arvore, e da qui, h1530, Praia Azurara, ormai alla periferia della città, dove lasciamo la costa per piegare verso l’interno per attraversare il ponte sul Rio Ave ed entrare in 15 minuti a Vila do Conde, dove, sotto l’imponente mole del Mosteiro de Santa Clara, si impone un’altra sosta.
Trenta minuti e via: h1515, si riparte per l’ultimo assalto. Un paio di svolte in paese per curiosare un po’ (interessante la galleria cinematografica), poi variante rispetto al Caminho ufficiale, che tira per l’interno, e via ancora lungo la costa, sfidando la pioggia incombente, per raggiungere in poco più di un’ora (h1625) Povoa de Varzim e l’albergue S. José de Ribamar.
Accoglienza calda ed immediata, doccia bollente, riposino fino alle 20 e poi 500 metri di corsa sotto al diluvio fino al portone di Firmino: zuppa bollente, stufato di maiale e fagioli, bisteccona della Madonna, riso e patate, bottiglione di rosso, dolce casereccio, caffè e grappa abusiva… direi che ci siamo!
Un ultima corsetta sotto la pioggia e via in branda!!!