Day03 Anthy_La Bruyère, km163

Niente wifi qui al camping municipale di La Bruyère, quindi posto alla prima occasione… Tappa lunga, ma molto bella: dopo la pioggia notturna mi sveglio presto per rimettere ad asciugare la tuta ed il resto, ma il sole è ancora debole… Smonto la tenda e la asciugo alla meglio, faccio i bagagli e li uso come stendino, ci penserà il sole strada facendo! 08.15 già per strada, ma subito sosta colazione e baguette a Sciex. Riparto rapido e dopo mezz’ora ecco Yvoire (km204): son le 09.15 e gli unici turisti siamo io e due ragazze giapponesi e ci godiamo il bel borgo medievale che comincia ad animarsi senza fretta. Riparto ed alle 10 sosta tattica a far la spesa a Chen, per non andare in Svizzera senza viveri: pericolo! In 20 minuti, km217, Hermance è Elvezia di nuovo: da segnalare i pericolosi postini che sfrecciano su motorette eletyriche treruotedotate con carrello! Mi hanno schivato quattro volte in 10km! 10km ancora e scendo sul lungolago di Ginevra, la cui skyline è già visibile da un po’: molta animazione lungo la passeggiata, al porto, nel parco ed in città… Son ormai le 11 e sembrano tutti parecchio indaffarati: i mezzi pubblici sono numerosissimi, così come bici e pedoni, e nel traffico risulta difficile districarsi. Gironzolo ad minchiam un tre quarti d’ora, poi decido di proseguire: individuo l’uscita (zona deposito autobus) ma dopo un bois, causa lavori perdo la traccia… Tiro allora per Chancy, visto che una ciclabile la unisce a Ginevra. Ci arrivo alla mezza, il coso segna 251, e nel frattempo un paio di cartelli i dicano la Route du Rhone, quindi ok. Neanche 5km ed è ancora Francia, con la vecchia dogana deserta cui segue il villaggio di La Joux. Caldo che si crepa, son le 13.15: ok, pausa! Vulbens, Le Gouverneur: furgoni e camion parcheggiati fuori, calcio balilla, bancone in formica anni 60, rotoli di carta moschicida, nipotino che entea in bmx, nonnetta al banco… Ok, mangio qua! Niente menù, mi siedo e mangio senza possibilità di dire la mia: antipasto tortilla di tonno (circa), canard in umido (il primo di una lunga serie, immagino) con terrina di fagioli piccanti bollenti, acqua, vino, formaggi stagionati, frutta, caffè. Ko. 14.15, riparto un po’ provato, ma la discesa aiuta: devo però prendere la variante sportiva (dice il cartello) per evitare che i camion mi facciano fuori sulla trafficatissima statale. Tradotto: discesona, salitona, discesa, salitona, falsopiano, salitona… Comunque bella e divertente, tra boschi, vigne e pascoli, conduce ad Usines (282km) dove si ricongiunge alla statale portandoci poi per ciclabile a Seissen (290km), da cui esco con una cartina del Haut Rhone in mano. Mezzoretta, e Serrieres, quasi 300km; poi Chanaz, con le sue palafitte e la riva con i bar che sgomitano, da cui proseguo subito per traversare la diga e cambiare sponda (326km) tirando per Virginian, che tocchiamo di sfuggita direzione Yenne, per giungere a La Balme, dove ritrovo la Via Rhona, interrotta sull’altro lato: bello il passaggio tra le due alte falesie che danno accesso al borgo! Via sempre su ottimo fondo in territorio agricolo o semipalustre, tra argini e canali, con le alte e bianche falesie a far da sfondo… Ormai le 19.30 al bivio (349km) per Lyon, ancora un paio di km e sosta nella zona attrezzata vicino al bar Du Lac: un paio di panini autogestiti, poi birra e gelato. Cazzeggio un po’, poi riparto, ormai le 21 passate, cercando un posto per campeggiare… Un paio di km e mi imbatto nel comunale di La Bruyère (355km)… affare fatto! Monto la tenda, buon ultimo, chiacchierando con Tim, inglese, ed un terzetto di francesi; poi, ormai è notte, una bella doccia…Aaaahhh!