whyNOrTh?!? Day12 Bialystock_Fracky, 152km

Mercoledì 11 luglio

Sarà la luce, ma qua si svegliano prestissimo! 0430 e via vai di docce, passi ed odor di caffè… Ci faccio caso perché è l’ora in cui di solito apro gli occhi, ma come al solito mi giro dall’altra parte e ci dormo su ancora un paio d’ore.
0645 occhi aperti: cazzeggio fino alle 07, poi colazione comprata ieri al mini, veloce toilette e via all’autolavaggio per togliere un po’ di polvere dal mezzo!
Me la sbrigo in fretta, lubrifico la trasmissione, carico le borse e via, ore 0830, e km1713, si parte: torno in centro e cerco di uscire dalla parte giusta… Mica facile!
Infatti, gira e domanda, solo alle 0935 (km1725) sono sulla corsia laterale della superstrada e della E65, che seguirò in direzione Elk: ne esco alle 1100( km1752) a Knyszyn, dove mi concedo 30 minuti di sosta panino e pianificazione.
Imbocco quindi la n671 ed alle 1135 (km1772) ecco Jaswili. La strada? Tranquilla secondaria che si srotola tra campi di grano, mais, abetaie, betulle, pascoli, sotto cieli enormi, azzurri e pieni di nuvole.
Alle 1300 (km1780) al bivio piego sulla n670 che in breve (1335, km1790) conduce al paesino di Karpovicze: freno allo spaccio per la  sosta spesa-pranzo in compagnia di un paio di bevitori locali… Un’ora canonica e si va: supero in breve l’intersezione con la E67, restando sulla mia solitaria stradina, che fa da limite sud al parco naturale di Biebrzanski, ed alle 1545 (km1813) prendo la n673, continuando a muovermi a zigzag per evitare lo stradone: 1625 giungo a Lipsk (km1823) dove giro inutilmente per il centro e faccio un po’ di sosta.
Al successivo incrocio con la 664 tiro dritto verso Skieblewo, stradina bombardata nel bosco, per il tratto su asfalto più solitario e bello di oggi, tra fitti boschi e mari di grano… Basta andare piano o ci restano ruote o prostata!
Alle 1810 (1846km) giungo a Mikaszowka: pausa 15 minuti, giusto il tempo per una radler e nessuna risposta dalle scorbutiche signore dello spaccio. Ma il vecchio bracconiere sulla panca qui fuori, uguale a mille altri, dai nostri altipiani alle cime dei Pirenei, con il suo feltro in testa, la giacca cacciatora, le braghe di fustagno e la camicia con le maniche rimboccate, ha sentito tutto: due parole in russo, due in polacco, un paio di segni, e mi spiega la pista forestale che avevo intuito e stavo cercando!
Poi torna a coccolare la sua birra tra le manone e socchiude gli occhi azzurrissimi tra le pieghe del viso cotto dal sole.
Lo saluto con uno “spasiba” e immancabilmente ecco la traccia nel bosco: l’infido fondo sabbioso non è l’ideale per l’incudine a pedali, ma lei non lo sa e chissenefrega, basta pedalare senza mai alzare il culo dalla sella!
Un’ora ed un quarto di fatica e divertimento nel fitto bosco, slittando e sbandando fino a Dworczisko, mucchio di isbe in una radura
(km1855) e, finalmente, Fracky (1940, km1861) paesotto sulla n16, ormai al confine con la Lituania.
Spesa per cena e colazione e, con un po’ di fatica, riesco a trovare un posticino: 2015 km1865, ora di piantare la tenda!

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