CounterClockWise day12 Detzem _ Corny sur Moselle 157km 680mD
07.00 comodo risveglio e preparazione borse, colazione fotonica alle 08.00 precise, jawol! frau Merges!, che richiede almeno mezz’ora per esser portata a termine degnamente, poi toilette per il ciclista e per la bici: pulizia e lubrificazione extra, affardellamento e via, si va (09.00).
Casa Merges è a cento metri dalla riva, quindi tornare in traccia è una formalità: via come un missile nel fresco mattino, tale da giustificare il gilet antivento, fino a Schweich (09.40 km13) dove imbocco il ponte e passo sulla sinistra orografica del Mosel: qualche chilometro ancora e, dopo un tratto di periferia industriale (km19) si svolta l’angolo per imbattersi in Pfalzel, bel borgo fortificato che, ad occhio, poteva essere un monastero o un’abazia (10.15 km23).
Altro ponte e torno sulla riva destra per visitare, sia pur brevemente, il zentrum di Trier (10.35 km30) di cui raggiungo velocemente la Porta Nigra (10.40 km31), monumentale ingresso romanico, espressione di titanica potenza, poi giretto nella città vecchia, naso all’aria e obiettivo pronto: tutto chiuso, nessuno in giro… cazzo! è domenica!
Solo mezz’ora, e riprendo la ciclabile sull’argine da cui son venuto (11.05 km34), supero una confluenza (11.30 km42), seguo ancora un po’ e, abbandonata la ciclabile ed appena oltre un ponte, eccomi in Luxembourg a Wasserbillig (11.40 km47) oltre il ponte sul Sauer. ?
In realtà non cambia molto: colline, filari di vite, aziende vinicole, degustazioni… nel bel borghetto di Machtum si sta svolgendo la sagra: centro chiuso al traffico ed ottoni sul palco in piazza, allestita con tavolate e tendoni (12.15 km58).
Dopo tante dolci colline, riecco una verticale parete rocciosa a sottolineare un ampio curvone del fiume, le viti comunque abbarbicate ovunque possibile (12.50 km71).
Breve sosta su una panchina a Remich, per polverizzare al volo panini e frutta acquistati ieri: promette pioggia (13.00 km75).
Mezzo giro d’orologio e via, si va: raggiungo Schengen (13.55 km84,5) ed ecco le prime gocce, poi arriva la pioggia seria (14.00 km85,5)!
Mi fermo sotto la tettoia di un distributore per dieci minuti di violenza, poi per altri dieci meno cattivi: alle 14.20 piove ormai tranquillamente e quindi si riparte, chiaramente in salita perché la pioggia non sarebbe abbastanza!
Ad 86km sono ufficialmente in Francia ed il primo villaggio che tocco nel Paese dei Lumi è Contz les Bains (14.25 87km), da cui procedo in discesa verso il corso del fiume: qui la pista prende il romantico nome di La Voie Bleue e, appena varcato il confine con la Francia, le colline coltivate a vitigno diventano verdi pascoli per i placidi armenti (14.30 km89).
Attraverso il ponte a Malling, cambiando sponda (14.55 km95,5), e oltrepasso la chiusa di Konigsmacker (son quasi sicuro, 15.05 km100) restando sulla sinistra del fiume rispetto alla direzione di marcia.
Attraverso la cittadina di Basse Ham (km103) e procedo verso la periferia di Yutz che sfuma poi in Thionville (15.40 km109), passo un grosso snodo ferroviario e la Mosella e, ancora un paio di chilometri, si utilizza come ponte la chiusa, per proseguire in direzione Metz (km111).
Tre chilometri soli e si torna di là (114km) poi altra chiusa ed altro passaggio (16.10 km120).
In questo ultimo tratto seguo La Moselle Canalisee: il fiume, qui in Francia, si fraziona in canali paralleli ed abbandona la sua vocazione vinicola per mostrare invece un lato rivolto al trasporto navale, all’industria dell’estrazione (testimoniata da cave, laghetti, canali, impianti di caricamento) ed alla produzione di energia, con centrali elettriche, termiche e nucleari.
Lascio il canale e torno lungo il corso principale de la Moselle (16.45 km132), giungo in periferia a Metz ma proseguo schivando la città, uscendo lungo cantieri navali e capannoni fluviali vari (17.10 km140).
A Logevilles mi imbatto in una deviazione e passo quindi sulla principale (17.25 km144) per poi tornare sul lungofiume (km146) e proseguire: finalmente risolvo anche con la mancanza d’acqua, fermandomi ad un tennis club (km158)… tra quelli seduti in panchina in attesa del campo, uno mi apre gli spogliatoi e posso così riempire le bottiglie, drasticamente vuote.
Altro ponte, stavolta stradale, ed ecco la ciclabile Charles les Temeraire (mi pare giusto) che scorre nel bosco tra cave, stagni, paludi e laghetti e che mi conduce a Jouy aux Arches (18.00 km154), dove dedico dieci minuti a fare il punto mappa ed un minimo di pianificazione, visto che tra le paludi campeggiare non è facile!
Sembra proprio che da qui a breve mi debba imbattere in una soluzione accettabile: qualche colpo di pedale ancora e, senza minimamente deviare dal percorso, eccomi al camping comunale le Paquis, di Corny sur Moselle (18.20 km157 680mD).
14€ notte + 2 pain au chocolat domani mattina??? Fatta!