Dìa12 Villacana_Mora, 46km
sveglia alle 0540, rapida colazione e alle 0610 è il via. anche alberto è pronto e usciamo assieme: ieri ho percorso il camino in uscita e non c’è problema… l’asfalto ci accompagna per qualche km, poi un camino di terra corre parallelo alla carretera, a una distanza sufficente a non farcela pesare.
la notte è stata caldissima, il cielo coperto a far da serra: e così anche stamani… speremo ben!
i conigli schizzano ovunque, e alberto mi spiega che li ha classificati per come reagiscono alla presenza umana: el cobarde, che ti vede da lontano e scappa per 1km; el valiente, che ti aspetta guardandoti e corre via quando sei a 2metri; el atletico, che si esibisce in prodezze nell’arte della fuga; ed el gordito, il pigro cicciotto che si muove all’ultimo e solo quel tanto che basta, sempre sperando che sia tu a fermarti!
vabbè, insomma si chiacchiera e si sparano cazzate marciando: il tempo migliora ed un po’ di brezza mitiga il caldo, il cielo coperto impedisce al sole di far sul serio… campi di grano, campi di grano, qualche vigna ed ulivo… tiriamo dritto fino a Tembleque, son le 0950 e già 19km: meritatissima sosta!
dopo 45′ per me è ora di andare, alberto si ferma che ha delle cose da fare: ci vediamo a fine tappa, allora!
il sole adesso picchia, ma il vento non tradisce e continua ad esser amico: ancora polvere e grano, ma il paesaggio comincia a farsi meno piatto.
un po’ alla volta ci si addentra in una zona carsica, erosa e scabra, incolta, dove dominano il grigio della terra ed il verde degli arbusti spinosi.
già si profilano Pena Falcon e la sierra del Buey, che bisognerà aggirare: il panorama è arido e selvaggio, duro ma affascinante. l’ulivo è l’unica coltivazione possibile da qui alla meta.
27 km semidesertici ed entusiasmanti, camino logico e sufficientemente segnalato, fondo regolare anche se a tratti pietrosissimo fino al doloroso.
tre brevi soste per rilassare un po’ le spalle e tirar il collo al litro che c’è in zaino… per il resto si macinano km con regolarità, fino agli ultimi 4, che conducono a Mora, non dopo aver scavalcato il passo cui fa la guardia il forte de Piedras Negras, che sembra nascere dal costone roccioso della sierra del Castillo.
giù in picchiata ed eccomi alla policia: 1610, bene!
no albergue? ok, hostal el toledano, prendo una stanza che divideró con alberto: intanto doccia e lavalava..