Dìa32 Tui – Ponte de Lima, 41km + altri 5 o 6

Che giornata, cazzo!
Allora, iniziamo col botto!
No, riassunto di ieri sera: dopo la cena il tipo con cui condividevo l’albergue non mi mollava più… io ero stufo, bagnato e pieno di sonno, e volevo solo buttarmi in branda, ma fino a mezzanotte non c’è stato verso…
La sveglia suona alle 0630, che tanto ho solo 41km da fare… vacanza, oggi!
La zittisco con uno scapaccione e mi giro dall’altra parte! Mi tiro su che sono le 0700: lo zaino è quasi pronto e mi sono preparato la colazione sul tavolo… mi siedo, mangio e, dopo una veloce toilette, via che si va!
Una rapida vuelta per il centro, a visitare la cattedrale (chiusa, ovvio) che ieri causa pioggia e ritardi vari non ho visto… poi di corsa ad attraversare il confine: alle 0815 è già Portugal! Attraverso il ponte sul rio Mino (si, quello che passava x Lugo… cavoli, come è cresciuto!), entro in Valenca (prima città portoghese) e… mi accorgo che ho perso il cappello nuovo x strada! Noooo! Merda! Bha, sono solo 3km al massimo, torno indietro e lo ritrovo, no?
No! Rifaccio esattamente il percorso di andata ma niente… ovviamente l’albergue è chiuso, e potrebbe esser rimasto lì, ma di sicuro non aspetterò che apra! Dietrofront avanti march e vaffanculo! Addio, cappello nuovo! Cazzo se sei durato poco! Sto cammino mi viene caro solo di cappelli persi, porca puttana! Cmq rieccoci a Valenca, e sono le 0905, quasi un’ora persa!
That’s the camino! L’allegra carretera (come si chiamerà qua?) portugués mi porta in centro e poi fuori, verso la periferia… dopo un cavalcavia le frecce azzurre (qui più numerose: Fatima è roba loro!) scompaiono… i vecchietti interrogati mi dicono tutti: carretera fino a Porto! Si, figurati!
Comunque tanta convinzione mi fa pensare che ci sia del vero… proseguo lungo il ciglio della statale preguntando, ma la risposta è sempre la stessa… foschi pensieri mi attraversano la mente, colpa anche della perdita dell’amato cappello, e già medito di raggiungere l’amico Giorgioguerriero a Lisboa e ‘fanculo al camino portugués!
Ma un attimo prima di raggiungere il punto in cui ho deciso di girare il culo e tornare in su, vedo un cartello: ponte romano. E dove ci sono ponti romani, l’esperienza insegna, c’è camino! Andiamo a vedere e… Bingo!
Ore 1025: una sterrata, si inoltra tra i campi, forte della doppia segnalizzazione gialla e azzurra… ritirata evitata, per ora! E allora via tra campi di mais e vigneti, tra alcune macchie di eucalipto allo stato brado e folti boschi di pino: il sole è alto e forte, oggi, e l’aria secca e trasparente… cavolo, è tardissimo e ho macinato solo una decina di chilometri, bisogna adelantarsi, qua!
Dopo aver attraversato il rio Pedreira il terreno inizia a salire e senza fretta si guadagna l’alto di non so cosa ed il santuario di S. Benito (1150). Poi si scende e di raggiunge in salita il paese di Rubiaes ed il suo albergue (1235): qua, visto che è chiuso, salto il cancello e mi sbatto all’ombra del portico a rosicchiare un po’ di biscotti e a bere un mezzo di Aquarius. Passano un po’ di pellegrini, due chiacchere e alle 1320 riparto: il sole è un martello,,, come farò senza il mio cappello? Tiro fuori quello di scorta, comprato dai cinesi (assieme alle mutande) per 3 euro… previdente, eh? Fa schifo ma anche ombra, quindi…
Si risale il Portela Grande lungo le sue boscose pendici, e poi si scende verso Ponte de Lima: superata la fuente de Tres Bicas (sono le 15) comincio ad esser stufo… alle 1520 mi concedo un 20 minuti di sosta, con biscotti ed Aquarius, all’ombra dei pini a lato del sentiero… cazzo, ci voleva! Riparto rinfrancato e, alle 1610, attraversato il Rio Lima, mi preparo all’assalto finale: sembra non arrivare più, ma alla fine raggiungo il capoluogo (ho attraversato un fottìo di franzioncine).
Sono le 17 e sono davanti all’albergue: grande, apre alle 1700!
Mi siedo ad aspettare fiducioso… 1710, 1720, 1730… Pazienza superesauritissima!
Prendo il cellulare e chiamo al numero de apojo: mi dicono che sono le 1630!
Ma che mi dici, tipa? Son le 1730, non le 16! Scopro così che il Portogallo ha un fuso diverso da Italia e Spagna! Aspettare, aspettare…
Arriva l’hospitalero ed eccoci dentro: sono il primo, ma siamo parecchi… l’albergue è nuovo e fichissimo, il migliore che abbia mai visto! Già sogno una doccia bollente quando… NO! Ho lasciato anche l’asciugamano a Tui! Merda, otra vez! Mi sa che stamani ero davvero stanco… una fatica alzarsi che non ti dico!
Sia come sia, sono cagato, come si dice… vado giù a lavare la roba, intanto, e poi chiedo al boss se per caso qualche pellegrino sbadato ha lasciato qua un asciugamano: che culo!
In un botto mi ritrovo con un bastone nuovo, un asciugamano ed un cappello lavati e stirati!
Magico albergue di Ponte de Lima!
Rinfrancato, mi faccio la sospirata doccia, stretching, pedicure, spesa, giro turistico, cena, ed eccoci qua…

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