Dìa31 Pontevedra – Tui, 50km?
Allora: non è servito bussare alla finestra della tipa, ieri sera… una volta scavalcato ho trovato un sacco di gente a chiacchierare in giardino e la porta dell’edificio la tenevano ben aperta x rientrare… bravi, così si fa! Preparo lo zaino e la colazione e mi unisco agli altri, tirando quasi la una, poi a cuccia.
Tre tizie che hanno dormito tutto il giorno (quando son arrivato io erano già in branda) pensano bene di alzarsi alle 03 e di mettersi a gironzolare: le mando brutalmente a cagare lontano da me, che sono al lato della porta ed ogni volta che passano è tutto un cigolio ed accendersi di luci automatiche… ma vaffanculo! Sia come sia arrivano anche le 06: le tipe sono ben in branda, le maledette, e quasi quasi darei una bella scrollata ai loro letti a castello! Invece arraffo il mio zaino e vado a fare colazione in sala. Poi i soliti preparativi ed alle 0640 partenza.
Via nel buio, ma niente nebbia asturiana, semplice umidità notturna: la temperatura è più alta del solito, ed in breve mi tolgo il gilet che ho messo x abitudine. In capo a 3 o 4km, chi lo sa, un incrocio puzza di camino: vorrei abbandonare la statale ma niente segni… eppure… Un ganadero con furgone e trailer mi strombazza e mi fa segno: è proprio di là! Molto bene!
Una volta trovata la prima freccia arriva il primo miliario e, guardando sempre all’indietro, si procede veloce per stradine secondarie, superando in breve l’Alto da Canicola (0805), per scendere poi ad Arcade (09), non prima di aver traversato Puente Sampaio, sito di una storica battaglia ottocentesca per l’indipendenza gallega contro i francesi: l’odore lo riconosco subito, stavolta.
È proprio il mare: le tipiche case galleghe con horreos e recinto per pecore e galline, si arrampicano sulle collinette fronzute di eucalipti, ma con una aggiunta… in cortile c’è anche una barca!
Le nuvole sono basse e niente luce, via ancora superando il lungo paesone, scavalcando un altro Alto, quello di Lomba, per poi scenderne di corsa fino a Redondela (-84km). Qua, all’uscita del paese, pausa desajuno di venti minuti.
Alle 1040 riparto: non avendo trovato info sul cammino della costa via Vigo, che inizia qui, rimango sul tracciato originale, all’interno… mi dirigo dunque verso Tui.
Salto il monte Cornedo (1130, -88km), scendo fino a Caballeiros (1150, -90km) e tiro dritto fino a Porrino (1325) dove mi concedo un birrone ed un panino.
Riparto alle 14: lunghissima ed orribile l’uscita dal paesone, specialmente l’attraversamento del poligono industriale, saranno 4km o più… passi l’asfalto, ma è proprio una schifezza di zona e di percorso… vabbé.
Finalmente il camino esce dalla terribile area industriale e si rimette ad attraversare pueblos e colline con eucalipti d’ordinanza: si alza il sole e sono mazzate! Un rapido descanso alle 1620: rosicchio una barretta ai cerelai, eredità del buon Mario, e scanno il litro e mezzo di the ancora intonso tolto dal mio zaino… mi sa che avevo le pile un po’ scariche!
Via la maglietta e riparto a razzo: sullo stradone asfaltato finale passo il miliario -110km, poi entro a Tui e, a naso, becco il nuovo albergue… posso fermarmi qua? Telefonata… no, vai su in centro! Ed eccomi qua, ma… è completo! Torna giù!
Lo ammetto: mi girano i due minuti e prenderei a calci nelle palle anche Tyson! Inciampo in un bastone telescopico e per vendetta lo faccio a pezzi!
Bravo mona, e domani?
Sbollisco e torno giù: le tipe fanno finta di niente e mi registrano… doccia e lavalava ed eccomi a zonzo in canotta per la città… ricamino finale: temporale con corsa annessa fino alla biblioteca, in cerca di wiffi… che non trovo! Problemi tecnici.
Vado a fare la spesa e poi, ancora sotto la pioggia, mi infilo in un ristorante a caso, criterio di selezione: è sulla strada per l’albergue! Paella marinara e bisteccone di maiale con patatine fritte, ed ora… wiffi!
Ma di corsa, che alle 22 mi chiudono fuori, ed il muro è troppo alto (e bagnato) per essere saltato…