Dìa20, Giovedì 02 luglio, Zamora-Riego del Camino, 33,5km
La notte è stata calda, ed il sacco a pelo è rimasto in zaino. Mi sveglio alle solite cinque e mezzo ed alle sei sono fuori. Si esce dalla città e, dopo un paio di chilometri, si prende una sterrata che, con ampi giri, porta a Roales: tutto chiuso. Tiro diritto, e, per monotoni campi di grano senza nessun albero, giungo a Montamarta: sono le 09. Venticinque minuti dopo, attraversato l’intero paese, mi siedo all’unico bar aperto per la colazione. Alle 10 riparto, faccio due chiacchiere con i milanesi, che trovo all’ombra delle chiesa. Sempre dritto, e, dopo aver superato l’embalse del Ricobajo e le rovine di Castrotarafe, giungo al paese di Fontanilla, verifico l’assenza totale di cerveza, e me la squaglio. Raggiungo Riego del Camino alle 13.10, becco la senora Dorina che mi da le chiavi e mi timbra la credencial, faccio la spesa alla tienda, barba, capelli, doccia. Poi mi preparo un panino gigante e lo sbrano, come dolce mezza scatola di ananas a fette. Arrivano anche la tedesca (ex svizzera, avevo toppato) e il canadese, aiutati da metà percorso in autobus, ed i superalemanni. A ruota la coppia milanese. Dei granadini si perdono le tracce, saranno più avanti.
Per noi, da qui in avanti, la maggior parte delle tappe sarà, secondo logica, logistica e convenienza, di questa lunghezza, tra le 30 e le 35.
Gli alemanni mi raccontano di un superman olandese che ha percorso Sevilla-Zamora in 10 giorni, viaggiando a 50-65km al giorno, ovviamente soprannominato l’Olandese Volante. Eccheccazzo!
Bhè, qua l’albergue è grande e comodo, anche se vecchiotto, e fresco. Tante mosche, e la carta moschicida è vecchia e non funziona più.
Siamo andati a prenotare la cena al bar del paese, Luca ed io, ed è stato quasi un evento… adesso, sono quasi le 20, è ora di andare: per la prima volta i ristoratori spagnoli sono inorriditi all’idea di una cena alle 20.30: troppo tardi!
E allora eccoci qua, insalata mista, tortilla e filetto, gelato ed amaro, tutto cucinato e servito dalla nipotina di 14 anni della padrona, che si limita a farla lavorare… lasciamo una buona mancia direttamente alla piccola, sai mai che la nonna gliela frega! Poi di nuovo in albergue, per svuotare la scatola di ananas, che ne era rimasta quialche fetta… zaino da imbastire e poi in branda.