Day05 Tui_O Porrino, km15 (-100km)

31/12/2017

I chilometri e le laute libagioni di ieri sera si fanno sentire: apriamo gli occhi alle 0900, su di una giornata grigia e piovosa… per fortuna è prevista una tappa corta, in vista del passaggio dal 2017 al 2018!
In mezz’ora siamo già al bar ed alle 1000 attraversiamo il bel centro di Tui per l’ultima volta, lasciandocelo alle spalle.
L’acqua ruscella da ogni dove lungo marciapiedi e scalinate, accompagnandoci verso valle: oggi fa sul serio, ed in breve le scarpe sono già zuppe. Ci inoltriamo sotto il diluvio tra orti, campi, boschi e ruscelli, sperando in una pausa che non arriva: sotto il goretex siamo comunque fradici di traspirazione, cosa che compromette un po’ la possibilità di apprezzare il paesaggio, diciamo…
In ogni caso, questo primo tratto è molto bello, con i suoi boschi, i corsi d’acqua, i ponti di pietra, e ci conduce a Ribadelouro (h1130), preannunciato da un fragoroso “despacito”: enormi casse vomitano musica inascoltabile, prova generale della festa dell’ultimo dell’anno.
C’è parecchia animazione tra i giovani del paese, tutti indaffarati nei preparativi: trovano comunque il tempo per prepararci del tè caldo mentre sgoccioliamo penosamente nel salone ancora vuoto.
A mezzogiorno li lasciamo con un saluto e delle pozzanghere sul pavimento, proprio mentre una banda di ottoni inizia a provare, sovrapponendosi al malefico dj, e mentre iniziano a scoppiare i primi botti: appena in tempo!
Di nuovo in cammino, un paio di finte quasi quasi ci convincono che la pioggia possa smettere, ma non è così: continua a venire giù senza pietà.
Un tratto ancora nel bosco, poi una biforcazione: un nuovo percorso si propone come alternativa a quello storico, che attraversa il malefico poligono industrial, di cui ho brutti ricordi.
Purtroppo però, tra meteo avverso, chilometraggio superiore (e giramenti di palle…) l’opzione non è percorribile: poligono e carretera fino a O Porrino, dove arriviamo alle 1345, accompagnati da uno sprazzo di sole e da una pausa delle precipitazioni.
Infiliamo i piedi sotto la tavola per un menù mentre ci organizziamo per l’ultimo dell’anno: in paese è tutto chiuso o full, quindi troviamo una sistemazione un po’ fuori, al Casucho da Peregrina.
Facciamo la spesa per il cenone e avvisiamo Jesus, che in breve ci viene a prendere e ci lascia in possesso di un grazioso cottage completo di tutti i comfort!
Non resta che fare partire la cucina a legna, sistemare le cose ad asciugare, fare una doccia bollente e godersi un po’ di relax in divano…
Le pentole borbottando sui cerchi della cucina economica, le birre ed il vino sono in fresca… la casa è calda…
Da questo angolino isolato della Galicia… buon anno a tutti!

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