SouthoFwhyNOrTh! Day05 Ostersund_Goteborg by train

Mercoledì 01 agosto

Ore 2130: grande agitazione nella decina di persone che hanno prenotato un letto all’ostello: la reception chiude alle 20 e dovrebbe aver lasciato o inviato codici d’ingresso e card magnetiche per ognuno… In realtà, per esempio, un tizio ha il codice porta e quello cassetta di sicurezza dove trova… la card a mio nome! Ci siamo conosciuti sul treno, e condividere la card non è un problema, basta organizzarsi e fare le cose a staffetta, ok così dai. Anche gli altri, piano piano, si organizzano in qualche modo: non me lo aspettavo, qui nel razionale nord d’Europa!
Concluso il divertente siparietto, tiro su la bici con il lift e mi sparo doccia bollente e cena. A mezzanotte e qualcosa in branda: sveglia alle 0645, c’è la seconda tratta da percorrere con il Inlandsbanans.
Sveglia puntuale, colazione e toilette: pioviggina, ma devo percorrere solo un paio di chilometri in leggera discesa, e, dopo aver gironzolato per il centro praticamente deserto, giungo in un lampo alla Vastra station, in largo anticipo.
Inizia qui la seconda tratta sul Inlandsbanans: sono il primo e, caricata ed assicurata la bici, mi prendo un buon posto  per allungare le gambe e via, partenza alle 0830, ancora a solcare la Lapponia svedese verso sud ovest. Ancora boschi, foreste da taglio, zone umide, casette isolate, laghi e fiumi… A differenza del macchinista di ieri, quello di oggi usa spessissimo il fischio, ed alla lunga credo ci prenda anche troppo gusto!
In questa cornice attraversiamo Sveg, 1120, e giungiamo alla vecchia stazione di Fagelsjo mezz’ora dopo, per una pausa caffè; alle 1300 terminiamo la salita a quota 524mslm, il punto più alto dell’intero tragitto del convoglio ed alle 1315 sosta fotografica sul ponte che scavalca un bel canyon con tanto di antico scivolo per la fluitazione del legname verso valle.
Ormai siamo verso fine corsa: alle 1330 fermata al paesone di Orsa ed un quarto d’ora dopo a Mora, il capolinea.
Tiro giù la bici ed è ora di mangiare qualcosa: un bel kebab ed una coca, ed ecco il treno per Kristenehamn.
La variabile è la bici: ho biglietto e posto prenotato, ma il trasporto del mezzo viene confermato e pagato al momento dell’imbarco. Fortunatamente il problema non si pone e posso sistemare la dueruote nell’apposito spazio previsto nel vecchio ma comodo vagone della Tagab.
Pago il supplemento bici e, visto che il treno fa servizio fino al capolinea, anche la tratta successiva: stasera Goteborg!
Partenza alle 1450, e si nota subito la differenza di climax, il panorama cambia in maniera decisa: le foreste si diradano lasciando spazio a prati ben rasati e campi già mietuti; i paesi ed i villaggi sono molto più numerosi e ravvicinati, e non mancano grosse cittadine turistiche a bordo lago, animate da parecchia gente… credo proprio che ormai siamo alle porte della Svezia meridionale.
Fermiamo così a Rattvik, ore 1515, dal grande lago e, a giudicare dall’animazione, dedita al turismo; a Borlange alle 1605; ed alle 1640 a Ludvika. Il paesaggio si fa mano a mano più piatto, gli alberi più radi ed i centri abitati più estesi e frequenti, inframezzati da aree produttive ed industriali: 1810 Storfors; 1835 Kristenehamn, dove finisce il percorso targato Inlandsbanans; 2000 Skovde; 2100 Alingas e finalmente, ore 2130, Goteborg!
Il tempo di scaricare bici e bagagli e riassemblare il tutto e sto già pedalando verso l’ostello: c’è parecchia animazione, gente che passeggia o in bici, tram ed automobili.
Seguo le indicazioni dei cartelli delle ciclabili e giungo con facilità allo Spoton: bar, hotel ed ostello. Eseguo il check-in e poi torno in strada per cercare qualcosa da mangiare: cucine chiuse, hamburger sia!

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