Feliz Navidad!

Malaga 23_25, Porto 25_26 dicembre

Raggiunta Malaga nella notte del 23, animata dalle luminarie festive e dalle “appariscenti” bellezze locali, ci gustiamo le prime specialità tipiche nel quartiere dell’Alcazaba, per poi gironzolare fino a tardi tra gli affollatissimi locali e le strette viuzze gremite di giovini (e più stagionati) avventori ad alto contenuto alcoolico.

24/12/17.
Il meritato riposo in una tipica casa malaguena e poi il giusto risveglio a colpi di zumo, caffè, pernil iberico è jamòn serrano, e siamo pronti per incontrare il buon Jacopo, ambasciatore della Serenissima Repubblica in queste terre desolate!
Passeggiata e altro desajuno e poi, accompagnati dagli amici Diego e Claudia, e recuperata anche Marian, si va a mangiare il pesce al Dedo, l’ultima spiaggia a est della città: nessuna ordinazione ma i piatti, appena cucinati, vengono urlati dai camerieri ed aggiudicati agli avventori che alzano una mano, tipo asta! Molto simpatico!
Il conto lo si desume dal numero e dal tipo di piatti vuoti che rimangono sul tavolo a fine pranzo.
Il pomeriggio prosegue tra le chiacchiere sul soleggiato “terrazzo” di Jacopo, mentre la notte della vigilia la passiamo… dormendo!

25/12/17.
Risveglio natalizio con sorpresa: la chiave si spezza nella toppa del cancello, impedendoci l’uscita!
Vani tentativi di contattare i ragazzi della gestione, poi, a mali estremi, vado a bussare a tutte le stanze del piano, finché una frastornata signora inglese rotola giù dal letto e ci presta il suo mazzo risolutore!
Finalmente liberi, guadagnamo la strada e, dopo una colazione meritata ad un baretto italiano, raggiungiamo il treno che ci porterà all’aeroporto.
Irrealmente deserto, è sin troppo facile e veloce espletare i controlli di rito: alle 12 un bimotore ci aspetta sulla pista ed in un’ora e trenta ci deposita a Madrid. Nuvole basse, umidità e 4 gradi a terra, il tempo di raggiungere il terminal giusto e si riparte, destinazione Porto.
Pioggia e vento fanno subito rimpiangere il clima malagueno: una corsa in metro, sistemazione in camera ed il tempo si sistema un po’, per permetterci di uscire a passeggiare verso il centro e goderci un meritato cenone a base di pesce!
Rientriamo gironzolando a caso per Porto by night, con rare raffiche di pioggia e vento ad animare la città deserta.

26/12/17.
Risveglio con calma e, subito sotto la pioggia, ci avviamo verso il centro: sosta colazione e poi, dopo aver debitamente timbrato le Credencial in cattedrale, rigorosamente raggiunta per vie traverse, ci dirigiamo verso Matosinos… in tram!
La pioggia si è fatta più insistente, e approfittiamo dello storico mezzo per giungere fin qui, dove il Douro sfocia nell’Atlantico. Sferzati alle spalle dal vento, ritorniamo costeggiando il fiume verso la città, compiendo così i primi km di Camino… in retromarcia!
Ci fermiamo ad asciugarci in caffetteria, dove ci raggiunge Jorn: baci, abbracci e via subito per una birra e qualche specialità in un tipico locale della Ribera.
La pioggia diventa temporale: ormai fradici, breve sosta al Decathlon a comprare qualche calzino in più e poi doccia calda e cena in hotel: da domani si fa sul serio!

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