SouthoFwhyNOrTh! Day19 Reprise: Praha_Mestre_hometown
Mercoledì 15 / Giovedì 16 agosto
Comincia male: l’autista di Flixbus non vuole caricarmi la bici sull’apposita slitta posteriore, nonostante abbia prenotato il posto. Non sono in vena di fare concessioni o regali: gli pianto un gelido baruffone al termine del quale tiro giù le bici già caricate, le dispongo come dico io e carico pure la mia. Alla faccia del “non ci sta!”.
Salgo per ultimo causando un quarto dora di ritardo, ma gli conviene abbozzare e stare muto. E così sia.
Mi prendo un paio di posti, che spazio ce n’è, e mi metto comodo, sia pur inzuppato di sudore nervoso: fino a Vienna non ci dovrebbero più esser problemi!
Cazzeggio un po’ col wifi, aggiorno il diario, chatto un po’ con gli amici, finisco un libro, sonnecchio un po’…
Alle 2140 siamo a nella capitale austriaca: scarico bici e bagagli, che riassemblo per esser più agile, e, dato che c’è un’ora da ammazzare, mi concedo uno spuntino in sala d’attesa.
Esco un venti minuti prima per caricare la bici e, incredibile: slitta vuota e stessa scena, con autista incazzoso che non vuole sapere della mia signora a due ruote!
Ormai so come fare: e guerra sia!
Prendo la bici, sblocco il marchingegno, effettivamente non adattissimo ad un bus, essendo studiato per le auto, e carico la bici, mentre il driver, sempre più incazzato, mi fulmina con gli occhi imprecando in ceko o che ne so, mentre io lo ignoro bellamente.
Spiego la situazione ad un tipo in divisa aziendale che si avvicina e, scopro, è il secondo autista: breve scambio di battute tra i due ed il primo se ne va a rintanarsi nel bus, ignorandomi ostentatamente… Ma che problemi hanno, sti qua???
In ogni caso, come prima, bici assicurata, bagagli in stiva, salgo per ultimo e mi prendo un posto comodo: 2240 e si parte puntuali verso Graz, poi Lubjana, Trieste e, finalmente, Mestre.
Pochi tempi morti grazie alla staffetta degli autisti e, ore 0730, ecco il mio fine corsa: salto giù, scarico tutto ed affardello, per recarmi subito alle macchinette a fare il ticket adulto + bici… Cornetto e cappuccino, verticalizzo la bici stracarica in ascensore e raggiungo il binario: treno in ritardo, bentornato in Italia!
Avevo pensato di farla a pedali da qui o Treviso, ma cosa aggiungerebbe a questo viaggio?
Quindi dai, carico la bici senza remore sul regionale e rientro al nativo paesello: scale con la bici a tracolla et voilà, dopo un paio di chilometri, il garage di casa!
6151km, dice il coso, tutto compreso.
Bè, niente male, no?
Ma, al di là della distanza, gran bella esperienza… ci vorrà un po’ per elaborarla, come sempre, e recuperare il mood casalingo: nel frattempo, infilata la bici in rimessa, è ora di lavatrice e spesa, che il frigo piange… 90 euro di birre e carnazza, e da domani ad allenarsi, che un’altra stagione è alle porte!