#ilGiro2017 day34 Casalborsetti_Castelfranco, km237
La notte più umida di sempre: sembra abbiano gettato un gavettone in tenda! Il telo sgocciola anche sul lato interno, i borsoni luccicano di umidità, sacco e materasso fanno schifo… ed io non son messo meglio!
Anticipo la sveglia di quasi un’ora, neanche ci provo a far asciugare la tenda: impacchetto tutto ed alle 07 son già al molo a far colazione; un quarto d’ora ed eccomi a pedali verso nord tra canneti, campi e pinete, seguendo la AdriaBike fino al Reno e poi via argini in direzione San Alberto (0835, km4172), dove mi attende il traghetto sul Reno verso Argenta… Meravigliosa apertura sulle valli di Comacchio: acque, secche e canneti punteggiate di aironi, pivieri, cigni, cormorani… e fenicotteri! Che spettacolo!
Sempre argini a circumnavigare le valli da pesca fino a giungere a Comacchio, ancora sonnacchiosa (0950, km4196), una scheggia di Venezia tra terraferma, mare e paludi: notevoli i Treponti e le belle case colorate. Approfitto dell’orario per visitare il centro e fare una rapida spesa di bibite e panini, poi, 1030 si riparte in direzione Porto Garibaldi: è vicinissimo (km4202) e si arriva in bomba, pronti a raccogliere qualche info e ad inanellare una lunga sequenza di lidi, separati da poco più che un cartello o una pineta! Lido degli Scacchi, lido di Pomposa, delle Nazioni, lido di Volano (1155 e km4219, bellissima ed ombrosa pineta, di cui un tratto riserva integrale, e poi lungo spiagge selvagge), e, finalmente, Goro, sulla Destra Po, dal quale proseguendo via argine ancora per un 6km giungo al ponte di barche sul Po (il Po di Goro, ovviamente, che ce n’è più di uno, ok?) che mi permette di passare a Gorino… in Veneto!
1310 e km4234,5… Rieccomi nella mia Regione, lasciata ormai 33 giorni fa dirigendo verso nord-ovest, attraverso l’altopiano dei Sette Comuni: l’accoglienza è all’altezza delle aspettative… I cartelli del percorso ciclabile, fin qui inappuntabili… semplicemente spariscono! Benon, ciò!!!
Di conseguenza, visto il bando per gps e smart-cosi, la strada me la faccio indicare da un paio di pescatori evidentemente avvinazzati: speremo ben! La direzione proprio non mi convince, ma al passaggio sul Po di Gnocca ci arrivo comunque, sia pure con una decina di km in più (1405, km4248)… Costeggio infatti l’intera zona golenale lungo l’argine verso Gnocchetta, tra sterminati campi arati e casoni abbandonati: nessuno in giro, solo sole e silenzio. Avendo tempo, merita.
A Santa Giulia, dunque, superato il ponte di barche, è ora di birra e piadina al bar dirimpetto: alla tele Dovizioso vince il MotoGp davanti a Marquez ed i pochi avventori (tutto il paese, mi sa) saltano sulle sedie, urlanti! Ci bevo sopra una coca e mi faccio anche due palline di gelato, poi è ora: 1445, via verso Porto Tolle, a rettificare la rotta lungo una direttrice meno panoramica ma più lineare e logica.
Quasi 100km nelle gambe da stamani, ma neanche li sento: sul bell’asfalto veloce, e nel fresco relativo di questa limpida giornata, dirigo verso nord-ovest sempre sopra i 25kmh… Mi sa che un mese di salite c’entra qualcosa! Quasi 4 ore a testa bassa verso Porto Viro, ad agganciare la temibile ss Romea (1545, km4272) fino a Rosolina (1615, km4283), da dove piego ad ovest verso Adria (1700, km4298; da cui rivedo per la prima volta la sagoma dei colli Euganei), per inforcare il rettifilo a nord fino a Cavarzere (1730, km4308; mezz’ora sosta panino ed una coca grande, e dove scopro la ciclabile Destra Adige, in lavorazione) ed infine Piove di Sacco (1850, km4329; trenta minuti di chiacchiere, info e gelato), dove infilo la ciclabile verso Corte e guadagno la riva sinistra del Brenta, dorata nella luce del tramonto (km4333).
Da qui nessun dubbio: c’è aria di casa! Via sull’argine sterrato, a tratti grossolano, fino all’altezza di Stra (2010, km4345,5), poi in un quarto d’ora è già Busa di Vigonza (2025, km4350); nella luce sempre più debole raggiungo quindi Vigodarzere (2045, km4356) ed, alla luce del fanale, imbocco il familiare percorso del Muson dei Sassi, che conduce ad Asolo passando per casa mia… Ormai è notte, breve sosta zuccheri all’incrocio con il canale Tergola (2115, km4365,5) e abbandono l’argine all’altezza di Treville (2205, km4381,5), dove recupero le chiavi di casa… Salutati i miei, piccola deviazione: il frigo è vuoto e a Sant’Andrea c’è la sagra… Vedi ti!!!
Galletto, polenta, patatine, birra… Ok, ci siamo! Ancora qualche colpo di pedale, un gelato in piazza (visto che ci siamo) ed alle 2330 la bici è già scarica ed in garage: il coso segna 4389km, di cui 237 pedalati oggi. Bella avventura, questo #ilGiro2017, tosto ma divertente… ma ora… voglio solo una doccia ed un vero letto!