Enego Loop day02, Asiago_Enego 91km, 1984mD
Doccia e poi cena alla Stella d’Oro: smantello una carbonara abbondante ed una bistecca, ed è ora di sbattersi in branda.
Sveglia senza fretta alle 07.15: preparo le borse, poi pulisco e lubrifico la trasmissione mentre aspetto l’orario per far colazione.
Svuoto il buffet, affardello il mezzo, saluto e si va: 09.10 primo colpo di pedale nel frizzante mattino di Asiago, ad agganciare la ciclabile del vecchio trenino.
Tra i prati è subito sole, ed in breve è già ora di restare solo col gilet: facile percorso fino a Tresche Conca (ore 10.00, km10) dove torno sulla traccia del Loop che mi spara in salita verso il Roccolo e forte Corbin.
C’è da spingere, ma il fondo è asfaltato fin sotto al monte Costo, dove si sterza a sinistra nel bosco, sulla mulattiera tra Cengio e Corbin: fondo sassoso con pendenze mediamente modeste e sempre pedalabile, conduce al rifugio al Granatiere, sotto al monte Cengio (10.45, km17).
Dovrei percorrere la Granatiera, affollata di escursionisti: ci provo, ma la gente è troppa ed i gruppi anche numerosi, in più mi sa che sarebbe meglio farla nell’altro senso… vabbè, torno sulla strada, in prevalente falsopiano.
In breve son già al piazzale Principe di Piemonte: su il colletto e giù a bomba su buon asfalto fino alla trattoria ai Granatieri, quasi 300m sotto (11.10, 23km).
Ritrovo l’ex ferrovia e la pedalo in senso opposto, quindi tornando verso Tresche, ma abbandondola quasi subito, all’altezza della Casetta Rossa: da qui un tratto sulla mulattiera spaccaossa dell’Antico Costo e poi asfalto rampante fin sotto al monte Zovetto, un 200m più su (11.40, km25), da cui ci si può buttare in divertente discesa fino al British Cemetery di Magnaboschi.
Ovviamente si risale: fondo sterrato compatto e sempre pedalabile, in costante salita, attraversa il bosco senza storia, riguadagnando un 150m di quota fino alla strada delle malghe, nei pressi di Pozza dal Favero (12.20, km29).
Esco dal bosco: il tempo sembra intenzionato a fare brutti scherzi… nuvoloni scuri e vento teso, meglio vestirsi un po’.
Da qui salgo un po’ verso ovest e poi resto in quota verso sudest, stabilmente sopra i 1300mslm lungo il giro delle malghe: il vento fischia ed ogni tanto un breve rovescio mi da una spruzzatina rinfrescante.
Dal bel balcone sulla valle sottostante si possono purtroppo vedere solo nuvole e vapori; ogni tanto una rapida schiarita permette di guardare verso Piovene oppure Thiene: si arriva comunque con facilità alla Bocchetta Granezza (13.10, km40).
Dirigo verso il monumento al Milite Ignoto, scheggia di cemento puntata verso il cielo plumbeo, e poi abbandono il Loop: giù per la valle Granezza di Gallio in divertente offroad, tra radure e abetaie, sguazzando tra fango e neve.
Aggancio l’asfalto principale (13.45, km46) per dirigere verso Gallio, ma giro per la Valbella e in testa alla valle la sterrata sale tra i pascoli verso Malga Stenfle (14.05, km52).
Qualche foto, punto mappa e via, solco i prati sommitali e mi butto nel bosco, in discesa anche cazzuta fino alla contrada Valderonchi (14.30, km55) dove prendo la Strada vecchia del Buso: veloce e comoda, la sterrata costeggia il torrente che incide il fondovalle e mi porta in dieci minuti a Contrà Roitar, da cui l’asfalto sale duro fino alla Campanella (15.00, km60), sulla strada principale verso Foza, cui arrivo in breve, sotto la pioggia (15.25, km65).
Una meritata mezz’ora ai Tre Scioppi per una focaccia ed una birra, ed è ora di ripartire.
Mollo la principale ai Lazzaretti ed inizio a salire costeggiando la profonda incisione della Val Gadena, diretto all’altopiano 200m più su: l’asfalto rende semplice la salita, il traffico è scarso e le teleferiche ed i mezzi pesanti sono fermi a bordo strada… il passaggio di Vaia è ancora evidente nelle cataste di tronchi e negli sbancamenti a monte della strada.
In breve sono in testa alla valle e torno sul Loop per chiudere l’anello (16.40, km71): torna anche il sole, ed eccomi di nuovo tra i pascoli e le malghe in Marcesina, sull’asfalto polverizzato dai mezzi pesanti; poi tempo mezz’ora ed in Valmaron prima di Malga Terzo Lotto si sterra un divertente sentiero tra le abetaie.
Un ultimo tratto a spinta nella neve paludosa prima di casara Palma ed ecco il bivio Lambara, sotto al Lisser (17.45, km83), dove lascio definitivamente la traccia e seguo la comoda pista in discesa verso il Tombal, e da qui l’asfalto: a perdere 500m di quota non ci vuole niente, ed allo scoccare dell’ora eccomi Cornetta (18.00, km91, 1984mD).
Viste le pesanti modifiche alla traccia, tocca ribattezzarla Enego Loop!