risveglio meno umido del solito tra le colline asturiane in quel di Guemes… colazione ed affardellamento, partenza nel fresco e nuvoloso mattino, direzione cammino della costa: lo spettacolare sentiero costeggia le spiaggie dei surfisti, sospeso sulle sovrastanti falesie.
con calma, ma la bici regge bene e riesco a pedalarlo tutto fino a Somo: sulla spiaggia mi pianto, mi giro e ripiego sulle stradine interne che la costeggiano, fino a giungere all’imbarcadero per Santander, ultimo strappo consentito al programma Autonomia Muscolare!
un po’ d’attesa e poi la traversata e lo sbarco sul molo della capitale cantabrica: ora di uno spuntino salato!
poco dopo le 11 riparto, ed uscire dalla città non è poi cosi difficile, anche se poco spettacolare.
seguendo le frecce gialle arrivo a Santillana del Mar, bel borgo medievale in collina, dove è ora del menù: a Casa Miguel mangio davvero alla grande, consigliato.
ormai son le 15, ed il sole, che ha deciso di farsi vedere, si fa anche sentire, picchiando duro: per evitare il fondo lastricato del borgo esco da un salitone della madonna che mi fa sputare sangue… o sarà stato il caldo? o la bottiglia di rosso?
cmq da qui mi ricollego al Camino e raggiungo Cobraces e di seguito Comillas: qua l’ultimo tratto sterrato, su rovi tagliati di fresco, si fa sentire… foro la ruota posteriore! merda!
rigiadagno la nazionale e, gonfiando ad ogni km, raggiungo San Vincente e l’albergue: son le 1830 ed è completo, ovviamente.
mi faccio prestare una bacinella e riparo la camera d’aria, nel copertone trovo una bella spina e visto che ci sono pulisco e lubrifico la trasmissione… ormai son le 20, e non ho nessuna voglia di muovermi… ho deciso, pianto la tenda dietro l’albergue!
ne parlo con Julien, l’hospitalero… ok, ma dopo le 22!
vabbè, intanto mi faccio una doccia e un menù al Devinos!