Santander_Castelfranco… ma i km in volo non valgono!
Bé, è finita anche stavolta…
È diverso lasciare il lavoro a metà… son sì arrivato dove avevo programmato, ma è la prima volta che non giungo a Santiago, o, per meglio dire, che non vado oltre.
C’è qualcosa di strano nel sapere che i viandanti appena incontrati o ancora alle spalle continueranno mentre io, in ciabatte e camicia, mi imbarco per il ritorno…
Va così, stavolta: peccato, stavo davvero bene, super in forma, e potevo continuare… mi faceva un sacco voglia!
Ho trascorso la giornata come previsto: sveglia tardi, doccia, colazione, passeggio, cervezas y pinchos… avrei preferito sentire il sole martellarmi le spalle, il sudore colare negli occhi, i piedi gridare pietà!
Ho tirato sera, ed è ora di salire sul bus, raggiungere l’aeroporto, compiere tutta la trafila (con le solite scenette dei clienti Ryanair in panico per il peso o le dimensioni dei bagagli), imbarcarsi, maledire l’aria condizionata a manetta, cercare di dormire un po’… ho bivaccato al terminal di Bergamo: già so che dalla Centrale di Milano ti sbattono fuori dopo l’ultimo treno. Meglio dormire qua, sulle panche di metallo o a terra, in folta compagnia. In qualche modo tiro le 05, poi un cappuccino ed un cornetto, il giornale… e quasi quasi sembra di non esser mai partiti!
È di nuovo casa, la solita Italia, le solite cose… fino alla prossima volta, chiaro!
Ci sono ancora un sacco di passi da camminare, e, tutto sommato, poco importa dove…