Day01 Cervignano – Venzone, 90km

Sveglia alle 0700, colazione e chiusura di gas, acqua e luce… affardellamento della bici ed è già stazione dei treni: caricato il mezzo sul regionale Castelfranco-Venezia è ormai viaggio!
Due chiacchiere con l’amico Matteo ed è ora di cambiare a Mestre, direzione Trieste. Anche Nicola carica in coda al convoglio una bici stracarica: weekend oltreconfine anche per lui. Si parla di viaggi fino a Cervignano, dove inizia la mia giornata ciclistica.
Smonto la bestia, mi cambio nei bagni (puliti) della stazione e salto in sella… via!
Sono le 11.30 ed è bello caldo: l’asfalto butta su, ma una lieve brezza rende il tutto piacevole. Indicazioni per ora non ce ne sono, ma seguo per Palmanova che raggiungo a mezzogiorno: 10km e ora di fare un po’ di spesa. Panini con il crudo e una bibita, e si riparte. Bella la città, ma dovrebbero valorizzare di più, sta gran cinta muraria!
Direzione Udine ed ecco la prima deviazione su sterrato: la via serpeggia tra le campagne con numerose svolte da criceto ubriaco, utili a schivare la statale e confondere un po’ le idee!
Comunque si procede sicuri, alternando sterrate e strade secondarie, fino ad Udine: 40km e quasi le 14… daje co sti panini!
Bello il centrocittá, gironzolo un po’ e riparto verso le 14.30: il cielo comincia a minacciare… una 20ina di km ed ecco Felettano, altri 10 e Buya.
Mi fermo ad un incrocio: dalle finestre di un ammezzato escono le note di Nothing Else Matters, un gruppo sta provando. Inizia a piovere e mi riparo sotto uno sporto per ascoltare fino alla fine: bello l’arrangiamento, intensa la voce femminile. Torno indietro mezzo km e mi riparo sotto l’ingresso delle elementari: ci passo quasi 45 minuti. Il temporale sballa e riparto.
17.20. Fa fresco, adesso, ma dura poco: l’asfalto rovente butta su vapore ed una malefica nebbiolina invade la strada.
Via lo stesso ed alle 18 raggiungo Gemona: dopo Buja son finito un po’ fuori strada, ma risolvo prendendo un’altra ciclabile sterrata che si ricongiunge a quella giusta.
Via ancora, adesso sulla ex ferrata resa ciclabile, ed in breve ecco Venzone (18.40 e 90km) il cui nome riecheggia di sicuro nelle orecchie di generazioni di Alpini!
È un bel borgo fortificato, con evidenti testimonianze medievali… c’è sagra e abbastanza animazione, e forse per quello non si trova da dormire. Camping non ce ne sono, ma la signora della Culla d’oro mi lascia l’uso del prato… o della casetta di legno! Casetta!!!
Una bella lavata nella fontana, mi sistemo la cuccia ed è ora di cena: mezzo pollo arrosto, patate, birrozza e dolce. Stasera partita di pallone… ah si??? Ecco perché sto silenzio tombale!