CounterClockWise day17 Montalieu _ Aiguebelle 138km 1100mD

06.30 consueta sveglia in una tenda tristemente zuppa, solito tran tran e via, 07.45 si va a far colazione a Montalieu: quindici minuti per demolire le ormai consuete tre briosche ed un paio di caffè poi, l’ora è scoccata da poco (08.05) esco dal villaggio e via sulla ciclabile tra campi di mais, prati e boschi.
Due cerve mi osservano passare: mi fermo per togliermi antivento e camicia e corrono verso il bosco, ma al mio fischio la più vicina si ferma e ci guardiamo con calma finché, sistemate le mie cose, riparto.
Raggiungo il bel borgo di Morestel (09.20 km25) da cui proseguo senza scossoni e giungo al Rodano (09.50 km34,5).
A Le Port de Groslèe attraverso il ponte e cambio riva (09.55 km35,5) diretto ad Evieu (10.10 km41,5) da cui basta un quarto d’ora per attraversare un impianto elettrico da cui… si vedono le Alpi? Non ancora, ma sono i primi contrafforti rocciosi che le preannunciano (10.25 km45).
Il borgo di la Bruyere è il fortunato prescelto per la sosta merenda ed asciugatura teli (10.35 km48): croissant in boulangerie, succo e frutta al minimarket, tavolino all’ombra e “bucato” al sole… basta aspettare.
Ore 11.15 e si riparte, subito ad imboccare un altro ponte e passare di là, dove non accade nulla di meritevole di menzione: i chilometri si srotolano facili, basta seguire la ciclabile, che non propone guizzi o panorami stupefacenti… da segnalare solo il caldo, decisamente più notevole di ieri.
Dopo Balme, invece (64,5km) percorro, sia pure su principale, le Gorge de la Balme, canyon scavato dal fiume a tratti davvero molto scenografico (e sicuramente fresco!), che conduce a Yenne (12.05 km67) da cui si sale tra prati e borghi verso il Mont du Chat, cullati dall’odore di stalla e fieno.
Per fortuna la strada principale taglia la salita (12.35 km72,5 410mslm) e si scende a St Jean de Chevelu (12.45 km75), ma neanche si tocca il borgo che subito si sale ancora verso il Col de Chat: poi giù nuovamente a bomba a prendere il Tunnel du Chat (13.00 km77,5), corridoio sotterraneo di 1500 metri riservato a bici e pedoni ed allestito come percorso di street art dedicato alla regione, davvero molto interessante: un vero e proprio  musée, per me sicuro highlight della giornata!
Con mooolta calma, che c’è una esposizione da gustare, esco alla luce, e dal balcone del tunnel si gode di un’aerea vista sul Lac du Bourget (13.20 km79).
Giù a capofitto verso la riva, sfruttando principale, secondarie e vicoletti pedonali: in un amen è già Bourdeau, dove mi godo una pausa all’ombra sul lungolago (13.30 km82).
Panino e dolcetto, mezz’ora abbondante e si torna on the road (14.05) lasciando il trappolone turistico alle spalle diretto a Chambery, di cui tocco in breve la periferia (km94): basta seguire la ciclabile lungo autopiste e zone industriali… non il massimo dell’intrattenimento, ma veloce, quello sì!
Ancora tre chilometri di marciapiedi e zone urbane ed eccomi (km97) al parc Buisson Rond, polmone verde e fresco sfruttando il quale esco di città: attraverso un passaggio a livello e continuo sempre dritto nel corridoio tra autopiste e canal (15.00 km99).
Il sole non molla e ci aggiungiamo pure le salite… e l’umidità!
Una volta uscito dal tunnel du Chat, mi sono lasciato alle spalle l’aria fresca e la temperatura relativamente mite: dal lago in poi il cielo è bianco, le montagne velate dalla foschia, l’aria pesante e ferma… aggiungiamo frutteti, campi, viti e capannoni industriali… e pare la Valsugana!
Un paio di curvoni sotto il sole a martello mi portano su a scollinare ad un borgo che sbandiera il cartello “la Porte de Savoie” (15.30 km109): un quarto d’ora pausa fanta e dolcetto per riportare a livello il serbatoio e scroccare un po’ di aria condizionata in boulangerie e si riparte, ormai in discesa…
Attraverso infine l’Isère (16.00 km115), ennesimo fiume di questo periplo estivo: villaggi, prati, mais, tabacco, vacche, capre, fois gras, fromage, legumes, aglio… e raggiungo Bourgneuf (16.55 km130).
Procedo verso La Grand Croix de Aiguebelle (17.05 km133), nome altisonante per un piccolo borgo da cui si costeggia il fiume L’Arc a risalire la vallata laterale che punta decisa a sud-sudest.
Venti minuti e raggiungo Aiguebelle (17.25 km137), dove mi pare di intravedere un campeggio: è ora di una rapida sosta per la spesa al Carrefour!
Bici carica e si riparte, ma, da quel che ho subodorato, non dovrò fare molta strada!
Infatti, raccolte un paio di info, mi fermo dietro l’Offices de Tourisme di Aiguebelle (17.50 km138 1100mD) per approfittare dell’area bivuac e delle docce allestite per i trail runners (che nostalgia!) in partenza per la “Ultra Traversée de Belledonne _ L’Echappée Belle”!
Non è un campeggio vero e proprio, ma va bene lo stesso!

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