Dìa13 06/07 Villafranca – Atapuerca


umidità spaziale, nuvole basse, visibilità scarsa, temperatura assai rigida (anche per me, stamani metterò qualcosa sopra la maglietta per la prima volta da quando ho iniziato il cammino).
il sole fatica a prendere forza e non riesce a scaldare: meglio, visto che ci sono da salire i Montes de Oca che ci accolgono, appena fuori dal rifugio, con una bella salitona che fa disperare i bikers partiti con noi.
si cammina su sentiero prima e su larghe strisce tagliafuoco poi, in un folto bosco di roverella e abeti. dopo la salita il sentiero si spiana, una sorta di meseta di alberi ci accoglie… poi la discesa, facile e veloce su buon sterrato compatto e liscio, la gioia dei bikers sofferenti!
il tempo non cambia, e alla fine della discesa ci si presenta l’antica abbazia di San Juan de Ortega, con il triplice sepolcro di suddetto santo che, quando gliene costruivano uno nuovo più bello, faceva sempre un miracolo per tornare nel primo: mi sa che ci era proprio affezionato!
ma la cosa migliore è che c’è il bar aperto: supercappuccino per tutti!
solito riposino e poi via, fino ad Atapuerca, famoso sito preistorico, dove ci concediamo un bocadillo aspettando l’apertura del rifugio: Burgos è a venti chilometri, tutti di asfalto, e ci attende con la sua famigerata periferia industriale. io medito di prendere un autobus, domani vedo.
il pomeriggio esce il sole, e mi scaravento a scaldare le ossa, poi giochi da tavolo e sudoku e passeggiatina defaticante.
quando torno, verso le 19, azusa è già in cucina indaffaratissima: cucina ed insegna a fare origami alla truppa norvegesedanesetedescaitalianaecc. sfidando la temperatura apparecchiamo fuori (dentro non ci si sta) e spazzoliamo i due chili di pasta e la frittata con pomodori fritti. poi riordiniamo tutto e chiacchiere fino al coprifuoco.
buonanotte.

Potrebbero interessarti anche...

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
Translate »