“Enjoy WeekEnd Loop” day02 Stoner_Hometown, 150km 1800mD+

Enjoy Feltrine & more _WeekEnd Loop day02_ Stoner_Hometown
Scarico, pulisco e lubrifico la bici; doccia bollente e roba pulita: birretta coi fioi del bungee jumping (il ponte sulla Valgadena, poco lontano, garantisce i brividi più alti d’Italia) poi cena a base di cervo (fettuccine e braciola), formaggio, dolce e caffè con gli amici di Enego ed è ormai ora di branda.
Colazione alle 08, quindi risveglio con calma: spazzolo tutto, sistemo le borse sul telaio e via… le 09 e poco più.
Fa già caldo, ma in previsione della lunga discesa da Enego ho gambali ed antivento: i pochi km che mi separano dalla discesa e già sto sudando… oggi sarà più caldo di ieri!
La strada serpeggia a mezzacosta: le vacche al pascolo mi osservano, le pendici nord del Grappa, ancora punteggiate di neve, precipitano nel Canal del Brenta.
La discesa, veloce ed in ombra, mi porta in breve a scavalcare il fiume e raggiungere Primolano poco prima delle 10: riempio le borracce e resto in maglietta.
Via in salita lungo le Scale di Primolano, sosta nei pressi della Tagliata e poi ancora su lungo l’antica strada del Grappa, attraversando la verde vallata in direzione Arsiè ed il lago del Corlo; da qui secondaria lungofiume per Frassenè, prima stretta tra pareti incombenti ed il greto, e poi aperta tra prati e coltivi, ed ecco il bel borgo di Fonzaso, dove gironzolo un po’ e scatto qualche foto.
Un quarto d’ora e si riparte: 11.15 e si va, direzione Pedavena. Resto sempre su tranquille secondarie, anche se significa qualche salita in più tra prati e villaggi: passo Villabruna, Fianema, Menin più o meno a mezzacosta, poi scendo verso Calliol per andare ad intercettare la strada che da Cesiomaggiore porta a Busche.
Giù in picchiata ed in breve passo di là dal Piave, dirigendomi verso Lentiai: prendo l’ennesima secondaria (ovviamente in salita) e raggiungo Villa di Villa, le 13.15 circa, dove una birra ed un toast sono il minimo sindacale.
Anche un caffè, e si può andare: in salita, certo, fino a Tiago e poco oltre… la discesa al 10% verso il castello di Zumelle neanche te la godi, perché sai già che la ripagherai con gli interessi!
È breve, ma la risalita è tosta e non molla: per fortuna al fresco dei faggi si soffre un po’ meno che sotto il sole!
Ma è solo il preludio: aggancio la strada che sale da Mel verso Praderadego… circa 400 metri di dislivello su poco meno di 4km.
Un massacro, in pratica.
Naso sulla ruota davanti e pestare duro: quasi un’unica rampa spietata.
Ed il bar al passo è chiuso!
Vabbè, le 15 e qualcosa: rimetto canotta ed antivento e giù.
La strada sarebbe chiusa al traffico causa frana, ma io ci provo: in bici si passa, ma in effetti tra massi in carreggiata e crateri sull’asfalto c’è di che stare all’occhio!
La pendenza fa il paio con la salita, ed in 20 minuti, ormai a Valmareno, le pastiglie dei freni son praticamente fuse… eccheccazzo!
Vabbè: pasticcio un po’ cercando un’alternativa, poi mi arrendo e dirigo per Follina; nei pressi di Miane devio verso Campea e da qui Col San Martino, poi Mosnigo et voilà, ripasso il fiume sacro alla Patria a Vidor.
Abbandonata la sinistra Piave e le colline proseccose, è ormai aria di casa: Cornuda, Maser, un’ultima salita fino ad Asolo (17.30 scarse), colpo di grazia alle pastiglie piombando su Pagnano ed un’oretta di Ezzelini fin casa… bel giro!

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