Toulouse Reprise!
Martedì 19 Luglio
Di nuovo sotto le coperte chez Michel…
La giornata di riposo è stata lunga: la città è grande e passeggiando si trovano un sacco di spunti e di angolini interessanti… c’è sempre qualcos’altro da vedere o che mi incuriosisce, e rischio di camminare anche più del solito! Certo che senza zaino ed in infradito è tutta un’altra cosa!
Cmq, ciabattando tra una pozzanghera e l’altra e tra un piovasco ed il successivo, alle quattro e mezza mi va di volermi bene e di fare merenda: vagabondando son passato un paio di volte davanti ad una creperie che emana buone vibrazioni… allora entro e vediamo! La ragazza al banco ispira simpatia e chiacchieriamo un po’, mentre mi prepara una crepe con la nutella ed una cioccolata calda… mi chiede da dove arrivo e che ci faccio da ‘ste parti. Le spiego che son arrivato a piedi ecc ecc… al momento di pagare mi dice che la cioccolata la offre lei, come contributo al mio cammino! Son così sorpreso che non le chiedo neanche il nome, ma prendo l’indirizzo x mandarle una cartolina quando arrivo alla fine del tour.
Ormai sulla via del ritorno trovo un negozio specializzato in discipline da combattimento: equipaggiamento, attrezzi, armi, libri, video e quant’altro… entro a curiosare, ma avviso i ragazzi al banco che non compro niente che non posso caricare lo zaino: anche qua si inizia a chiacchierare in misto inglese-francese e mi fanno provare un po’ di colpitori… scherzo un po’ sul naso rotto di uno di loro, poi, già grandi amici, ci salutiamo e vado verso la metro.
Ma le sorprese tolosane non son finite: Michel mi rivela di far parte di una catena di persone che ospitano a casa loro i pellegrini in cammino, con la tecnica del passaparola. Succede che uno di loro individua, diciamo, uno di noi e poi, se lo trova affidabile, lo propone ad un successivo benefattore… ne avevo letto su di una relazione, e non sapevo bene cosa pensarne: il fatto di trovarsi con le tappe “quasi” prefissate e di entrare nell’intimità di gente sconosciuta mi lasciava un po’ perplesso. Dopo aver sperimentato l’accoglienza di Michel, però, accetto di buon grado: questo cammino si rivela davvero sorprendente, e sono curioso di vedere come va a finire!
Poi, dopo aver ringraziato il mio anfitrione, tiro su la bici e torno al centro commerciale, che vado a mangiare ad un selfservice che mi ha consigliato: vabbè, ho preso ‘sta piega, ormai! Niente male, tra l’altro, ma al ritorno mi becco una bella secchiata d’acqua ed arrivo a casa zuppo: cazzo, non ci voleva, ma insomma… doccia calda e passa tutto, dai!
Doman sveglia presto che devo prendere un paio di bus.
Tempo previsto? Facile…