Jour05 Saint Guilheme_Saint Jean la Blaquière, 25km?
Domenica 10 Luglio
A mezzanotte a letto, dopo un vigoroso intervento sui mignoli devastati…
Neanche il tempo di posare la testa sul cuscino che Dirk, a letto dalle 22, si alza: sono le 0530! Ieri ridendo mi ha detto: mi alzerò presto così non mi sorpassi subito!
Vabbè… un’ora dopo lui parte ed io mi alzo: la madame mi ha promesso la colazione alle 7. E’ vero, eccola qua! Yoghurt e cereali, mezza baguette burro e marmellata, mezzo di succo e mezzo di tè, voilà! Un ritocco ai piedi e alle 0730 son in strada. Appena dietro al paese si apre il cirque de l’infernet: un anfiteatro di falesie racchiude una verde vallata. Il sentiero si inerpica sulle pendici a sinistra, ed è subito divertimento! Sale ripido sul fondo roccioso tra la vegetazione rigogliosa, guadagnando un 500m di dislivello, poi traversa e si butta giù sull’altro versante.
La discesa è su buon fondo veloce, ed ampio il colpo d’occhio sull’aperta vallata sottostante. Si passa a lato delle rovine del Castellas de Montpeyrux ed ormai siamo a Barry, un piccolo borgo alle pendici del massiccio appena scavalcato. Sono le 0930, e non c’è bar o altro: il prossimo paese è vicino, e allora… in breve lo raggiungo: sono le 1020 ed eccoci ad Arboras. Non che qui, x via di servizi… però c’è una fontana di acqua buona!
Dopo Barry ho incontrato Dirk, e si ferma qua anche lui. Riparte x primo, io lo seguo dopo la fine della mia sosta canonica: 10min ogni ora di cammino. 1050, dunque, e piedi rattoppati: ripartire è sempre un inferno, ma insomma…
La strada perde quota tra i vigneti, poi risale decisa, infilandosi nella garrigue: a quanto pare è l’appuntamento fisso delle ore più calde. Sbuffando e sudando come un maiale procedo tra la vegetazione mediterranea, sul sentiero ancora abbastanza largo… i segni sono sempre ridotti al minimo, ma x ora tutto ok… si scavalla anche questo massiccio (Puech Boissou, a occhio) e comincia la discesa. Le ultime indicazioni conducono in un fitto intrico vegetale, in cui fatico ad infilare le spalle: rovi, rami e spini fanno a gara a trattenermi, il calore e l’umidità sono micidiali, il fondo è secco e pietroso, la volta della garrigue è così bassa che devo procedere piegato… ne esco coperto di pollini, graffi e polvere, e, soprattutto, senza capire dove cazzo son finito! E’ mezzogiorno, e i conti non sembrano tornare, niente segni, e allora seguo la direzione principale: dopo 1 buon km gira decisa a nord, e non va bene… devo andare a ovest. Per scrupolo proseguo ma dopo un ulteriore km scollino e, credo, entro nella foresta de la Blaquiere: non va bene. Torno indietro e ribecco Dirk, che mi conferma che le chemin è scomparso: rapido consulto di guide e di idee, gli mollo lo zaino e rifaccio un pezzo indietro, ma niente. Rapido dietrofront: facciamo una sosta e poi proviamo una via a sx che dovrebbe portare a valle… culo o naso indovino una serie di svolte e, dopo circa un’ora, ribecco il cammino. In 20min siamo a Saint Jean, e due boccaloni di birra e menta e un panino non me li toglie nessuno! Calcolo un percoso effettivo di un 28/30km, contro i 25 della mia guida (quella di Dirk dice 28, boh). Ne mancano almeno 13 a Lodeve, dove pensavo di fermarmi. Ma è domenica e ho la barba lunga ed un sacco di roba da lavare… vaffanculo, mi fermo.
Ed eccomi qua: docciato, lavato, rasatao, riposato ed è già ora di andare a mangiare, che ho strappato a Dirk le 20 quando x lui già le 19 era tardi…
[tb_google_map]