OrientXpress Day13 Veselinovo_Tsarevo, km163

Sabato 13 luglio 2019

Una sorta di parcheggio abbandonato o una roba simile due chilometri fuori da Veselinovo: sopra un casotto dal tetto piatto distendo il telo, bivvibag e materasso… stanotte si dorme sotto le stelle!
Luna semipiena e concerto di ululati, ma, salvo qualche falso allarme, mi sveglio al solito orario: il mio sacco e le borse luccicano dell’umidità della notte… ecco cos’era quel cigolio di vecchie ossa!
Sbaracco, salto giù dal tetto, sbatto la roba ad asciugare al sole mentre l’acqua bolle sul fornello: time to breakfast!
Alleggerisco la cambusa e faccio il carico di zuccheri, poi impacchetto tutto e si va: 0910, che asciugare le robe fa perdere tempo!
Subito salita, che c’è il Riski Prohod da scalare: son dieci chilometri tra le pendici boscose e tre quarti d’ora di sudata, ma il primo obiettivo della giornata è raggiunto (0955, km1872).
Giù a bomba, che me lo merito, fino al bivio per Ajtos (1010, km1880), dove decido di tagliare a mezza costa spostandomi verso nordest attraverso un bellissimo e verdissimo altopiano, terreno di coltivi, pascoli e greggi: sfilano i bei villaggi agricoli di Kamchia, Saedinienie (1045, km1888) e Ljuljakovo (1100, km1892) prima che possa scollinare nuovamente grazie ad una salita di almeno un paio di chilometri (1140, km1903) e la conseguente discesa verso Vresovo (1145, km1906).
Poi salita ancora fino alle 1230, km1916, e dopo quindici minuti di discesa ecco, finalmente, la cittadina di Ajtos: sosta kebab!
Chiacchiero un po’ col kebabbaro, un paio di birre, poi è ora, purtroppo, di andare: 1330 e si monta in tangenziale, sulla n6, per concludere il resto della giornata in apnea su strada principale e traffico importante.
Niente da segnalare, se non il continuo salire e scendere (soprattutto salire!) fino a raggiungere la periferia di Burgas (1500, km1951) raggiungerne poi il centro, percorrere il viale principale fino in fondo alla passeggiata per affacciarsi, infine, sul Mar Nero (1520, km1995).
Attratto dalla mia bestia da soma, Patrick si ferma a fare due chiacchiere: anche lui è diretto ad Istanbul su due ruote. Mehmet, invece, biker attempato, proviene proprio da lì, ed è diretto verso nord, a Varna.
Alle 1635 saluti, che è ora di andare: è ancora principale, la costiera n99, sempre a salire e sempre dritto, fino a non poterne più.
I chilometri risultano infiniti, collosi, tutti uguali: paraocchi e via andare, senza contare i cambi pendenza ed ignorando le fitte ai quadricipiti fino all’uscita Tsarevo, dove qualche breve interrogatorio mi conduce, in salita ovviamente, allo XChallenge Park (2030, km2025): skate, bmx, surf, mtb, ed altre attività del genere, i ragazzi dello staff mi bombardano di domande e mi ficcano in mano una birra… si comincia bene!

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