OrientXpress Day12 Byala_Veselinovo, km158

Venerdì 12 luglio 2019

Super ronfata, sveglia 0730, preparazione borse, manutenzione bici, affardellamento, colazione e si va in poco più di un’ora.
Al primo svincolo mollo la E85 e raggiungo il paese di Byala, che lascio alle 0900, subito in salita. Di nuovo tra i campi raggiungo il bivio per Popovo (km1714) e via in continuo cambio pendenza tra i coltivi fino a scendere a Koprivets (1000, km1723) e successivamente attraversare Lom Cerkovna (1030, km1734).
Si continua in stile montagne russe nel bel paesaggio collinare, ed ecco spuntare altre vestigia romane: Kovachevsko Kale (1120, km1750), città di perodo imperiale fortificata munita di ben diciassette torri, la cui fondazione è risalente al 342dC.
Dedico un po’di tempo a gironzolare nel sito, sul quale sono ancora all’opera sterratori ed archeologi, poi si riparte.
Una quarantina di minuti ed eccomi a Popovo, a spasso per l’animatissimo centro cittadino (1200, km1757) dove approfitto per fare il carico di zuccheri.
Mezz’ora netta e si riparte alla volta di Dralfa (1330, km1779) dove abbandono la n51 per la più defilata n74: si nota subito la diminuzione del traffico pesante, e la pedalata diviene più leggera e spensierata.
A Targoviste (1410, km1796), altro grande centro molto animato, mi concedo una lunga sosta birra al fresco degli alberi,  mentre studio il resto del percorso odierno.
Alle 1500 però di nuovo in strada, ovviamente in salita, in direzione Velicki Preslav (1615, km1822) per proseguire tra bei campi appena mietuti verso Smjadovo (1745, km1848), dove un salto al minimarket bisogna proprio farlo!
Un chilo di pane e tre di liquidi in previsione di un bivacco verso Riski Prohod (Passo Riski), poi un rabbocco al serbatoio con birrozza e panino onto, due chiacchiere a gesti con l’oste ed è di nuovo il momento di solcare la strada.
Un’ora di sosta, ma le gambe sono pesanti: l’inizio in discesa illude, ed il primo cambio pendenza uccide!
Pugnal tra i denti e cuore oltre l’ostacolo: si continua a pedalare mentre un po’ le gambe si sciolgono e trovano il ritmo.
Purtroppo dall’incrocio appena fuori Smjadovo il traffico pesante è sensibilmente aumentato, ma con un po’ di attenzione si fa lo stesso, dai! La strada scorre su e giù tra fitti boschi, non si nota nessuno spiazzo o apertura: qua niente tenda, poco ma sicuro!
Una discesa e poi uno slargo con bar e ristorante: è Veselinovo (1935, km1860), dove una bella cena mi pare un’ottima opzione!
L’ordinazione arriva con sospetta velocità, ma con altrettanta velocità la faccio sparire. Il conto arriva non sollecitato e, il tempo di pagare, l’oste sbaracca il tavolo e chiude il locale! Ecco cos’era, questa celerità!
Comunque sia, no problem!
È passata un’ora, ed è quindi necessario risalire in sella e cercare un posto per la notte…

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