Moz day04 Encinas_Lucena 19km
31/12/2016 Moz day 04 Encinas_Lucena 19km
Cenato alla grande al Palomar: sopa al picadillo, rinones al jerez, flamenquines, tarta chocolate, orujo de hierbas… tutte ricette tipiche fatte in casa ed in quantità andaluse, fatte apposta per conciliare una dormita colossale, nonostante la sistemazione non proprio confortevole!
La tappa odierna sarà corta: è l’ultimo dell’anno anche per noi ed abbiamo prenotato una stanza, complice il fatto che a Lucena non c’è albergue, quindi niente sveglia puntata.
08.30: solita routine e, dopo aver grattato il ghiaccio da un paio di parabrezza, entriamo al primo bar aperto dove, tra vecchi tossici del videopoker e siorette sferruzzanti, scatta la colazione con tostada jamon y queso.
09.40: sempre senza fretta e subito in salita usciamo da Encinas lungo el Camino Viejo de Lucena… il sole è ancora timido e c’è un certo venticello, a ricordarci che anche da ste parti è inverno!
Appena di là del crinale torniamo ad immergerci tra le colline trapunte d’olivi a perdita d’occhio, costeggiando il rio Anzur che, poco dopo, io e Jacopo attraversiamo… in spalla a Jorn! L’idea era di guadarlo togliendosi le scarpe, ma un po’ per ridere ed un po’ per evitarlo… Danke schon!
Via chiacchierando tranquilli, dunque, nel silenzioso fondovalle, per poi giungere a la Casa de la Isla Reina, fazenda nel medio de la nada, dove inizia una salita lenta ma costante tra ulivi e barrancos: ormai da un pezzo in maniche corte sotto un bel sole deciso, ci fermiamo solo alle 13.00, quando decidiamo per una sosta ritemprante prima della discesa verso la nostra meta.
Un tozzo di pane ed un pezzo di cioccolata, spalle al muro di un bianco casolare e faccia al sole, ci godiamo il calore di quest’ultimo giorno dell’anno nei pressi del Cristo Marroqui.
13.45: si riparte, ed è tutta bajada finché la sterrata si congiunge alla N331… poi ancora qualche km tra poligonos industriales e rotatorie ed eccoci a Lucena, la prima importante città della provincia di Cordoba che incontriamo.
In breve giungiamo all’hotel, ed una megadocciacalda non ce la toglie nessuno!
Solito lavalava e poi fuori in cerca di cibo: in Plaza Nueva scopriamo un tagliere di patate fritte ricoperto di fesa di maiale alla piastra, la perolada… finito ancor prima che tocchi il tavolo, o quasi! Un’insalatona ed un paio di birre e siamo pronti per un giretto in centro…
Poi spesa per domani e torniamo in hotel a farci belli per la serata… Seeeee, come no!