Moz day03 Antequera_Encinas Reales 33,5km

30/12/2016 Moz day 03 Antequera_Encinas Reales 33,5km
Sveglia alle 07.00 con un quarto d’ora di lasco per uscire dal sacco: solita routine e colazione al bar di fianco l’Albergue.
Partenza alle 08.15 ed inutile tentativo di visitare i dolmen (chiuso, ovviamente): complice il vento, fa davvero fresco stamattina, e belli imbacuccati si va per secondarie asfaltate passando la statale, l’autopista ed il rio Guadalhorce, imboccando poi una bella sterrata tra gli ulivi che conduce a el Cartaojal (10.35, 11,5km) dove finalmente il sole ci scalda mentre facciamo l’almuerzo (lo spuntino).
Si sta bene al sole, e la tiriamo lunga, ma alle 11.15 si riparte: scegliamo il vecchio percorso, che porta direttamente a Cuevas Bajas… il primo tratto, sempre tra gli ulivi, scorre sull’asfalto per una 10ina di chilometri fino ad agganciare la bella sterrata del GR7. È tempo di concedersi una breve sosta all’ombra, prima di ripartire: l’ambiente si fa sempre più secco, quasi desertico, con continui saliscendi… in lontananza bianchi paesini sorgono tra canyon, rossi campi pietrosi, filari di ulivi e picchi solitari. In breve giungiamo al Cortijo Pajariego, bianca fazenda da cui inizia la discesa verso Cuevas Bajas: ancora ulivi ed arrojos in secca fino al pueblo, dove un altro almuerzo ci rimette in forma (14.45, 27km).
Un’oretta non ce la toglie nessuno, che al sole con le birrette fresche si sta proprio bene ed al prossimo pueblo mancano solo 6km…
Usciamo dal paese ed attraversiamo il rio Genil, incredibilmente vocato al rafting secondo un paio di striscioni (boh! Niente acqua e rocce affioranti… la vedo dura!), per poi proseguire in salita per un buon chilometro e scavallare la dorsale, ormai in vista della nostra destinazione, Encinas Reales.
17.00 ed eccoci in centro: 33,5km e l’Ayuntamiento è chiuso, nessuno risponde.
Albergue non pervenuto.
A forza di dai, eccoci: becchiamo la poliziotta locale che ci prende i documenti e ci scorta all’albergue… sorpresa! È il deposito locale varie ed eventuali: tamburi, carriole, impastatrice, frese, attrezzi vari, sacchi di foglie e, ehi!, delle brande!
Peccato che: niente luce, niente acqua calda, scordati il riscaldamento e pure le coperte.
Ed è pure sporco, diciamo.
In compenso è umidissimo e fa un freddo bastardo.
Bè, poteva andare peggio: magari ci piove dentro… e oggi non piove! E poi ci sono dei lumini… hai presente quelli del cimitero?
Ci facciamo due risate, un tentativo abortito di doccia (no fioi, proprio no, credetemi!), cui segue una toilette a rate, diciamo, ed una fuga verso il bar più vicino, in attesa di poter cenare…