MediterraneanConnection2021 Day03 Peynier _ Le Grau du Roi, 166km 613mD
Riassunto di oggi: MISTRAL VAFFANCULO!
Potete saltare il resto, se volete.
Vento contrario dalle 08 di mattina alle 20 di sera: ossia come trasformare una tappa facile facile in una prova di forza.
Vabbè, comunque: dormito senza tenda che tanto chissenefrega, sveglia 07.15 ma partenza non brillantissima 08.30. Sosta veloce in boulangerie a Peynier (pain chocolat, paim raisin, cafè) e via in saliscendi tra boschi e radure fino a Fuveau (09.05, km8,5). Qualche gironzolo, dirigo per La Barque e poi imbocco la D96, o meglio la versione ciclabile che le corre accanto: dell’erba alta spunta un cucciolo di volpe che, saggiamente, fa subito dietrofront!
Un’oretta seguendo il Luynes che scirre a fondovalle ed ecco Les Milles (10.25, km32) ed Eguilles (11.10, km42), dove compro frutta e liquidi per un rapido spuntino, ma solo dopo aver guadagnato il centro paese arrampicandomi per le stradine medievali.
Suona la mezz’ora e si riparte, ora alla volta di Pelissanne: una lunga vallata, trapunta di viti, grano e pascoli selvaggi, chiusa da due catene di creste parallele… e flagellata dal vento!
In realtà è da stamattina al primo colpo di pedale che ce l’ho contrario, ma qua si esagera!
Sarà che la valle è orientata verso la direzione giusta, sarà che le colline incanalano le correnti… masticazzi però! Evabbè, pedala.
Finalmente (12.20, km61) Pellissanne, ancira un po’ ed ecco Salon (12.35, km65) dove cazzeggio un po’ nel bel nucleo medievale e arraffo un panino ed una bibita.
Ore 13.15 aridaje tuuuutto dritto, ancora vento forte contromano.
(1420, km0830) Saint Martin de Crau, quarto d’ora di sosta.
Un’ora e poco più ed ecco Arles (15.30, km106): la bella Arelate romana conserva ancora l’anfiteatro e le terme di Costantino, e vale sempre una visita! Gironzolo per le vie, poi percorro l’argine del Rodano ed ormai si va, addentrandosi nella Camargue.
Non voglio rifare la via Rhona, ecquindi dirigo verso Saintes Maries de la Mere lungo la D570: grosso errore! Poco da vedere, traffico, vento atroce: Mistral, mavaffanculo va’!
Una sosta albicocche ad un baracchino lungostrada a 123km, poi un cambio direzione alle 17.30 (km133) al bivio per Aigues Mortes: non più a sud ma ad ovest, vediamo se migliora.
No.
Un quarto d’ora e 5km e scavalco le Petit Rhone e via sempre dritto, ma ne ho le balle piene.
Altro chiosco, mezz’ora di sosta, riparto alle 18.30.
Un ultimo tratto asfalto, poi mi butto sulla ritrovata ciclabile della Via Rhona, che, sull’argine, segue il Canal du Rhone a Sete: quattro chilometri ad Aigues Mortes (19.20, km155).
Bella città medievale, custode delle saline, è preannunciata dalla moltitudine di peniches, le chiatte fluviali trasformate in abitazioni.
L’ho già visitata anni fa, sempre in bici, e quindi stavolta mi concentro sulla ricerca di un camping, che nelle paludi ci ho già dormito l’altra volta!
Alla fine, di nuovo lungo la ciclabile, sospesa tra le saline, trovo al Grau du Roi (166km, forse le 20.10), ed una doccia atomica non me la toglie nessuno!