MediterraneanConnection2021 Day04 Le Grau de Roi _ Narbonne, 157km 414mD

Le cronache del Mistral.
Soffia tutta la notte, attraversa la sola metà della tenda che ho montato, dedicata alle zanzare, fa stormire le foglie, anima mulinelli di sabbia, scuote lacci e legacci lasciati sulla bici, liberi di sbatacchiare.
Insomma, fa compagnia!
La mattina è ancora lì, ti aspetta fuori dal tuo bivacco, ti fa le feste pregustando un’altra giornata assieme.
Mavaffanculo va’!
Insomma: sette e qualcosa, sveglia; otto e qualcosa, si parte. Breve sosta alla prima boulangerie possibile, poi via ancora tra i viali deserti della località marina e, 09.20 km19, Carnon Plage, raggiunta nonostante le complicazioni urbane de La Gran Motte: seguire la via Rhona non è sempre scontato.
A Le Cabane de Carnon (09.35, km22) provo a prendere il sentiero sospeso tra laguna e canal: mi rispediscono indietro, lavori in corso.
Raggiungo allora Palavas (09.55, km27) dove prendo il bivio per Sete (niente Montpellier, stavolta): si continua a bordeggiare stagni e lagune, purtroppo però su ciclabile sempre a lato strada principale, obiettivo spiagge e turismo di quel tipo là. E controvento.
Poco divertente, direi.
La traccia si sposta nell’entroterra ed io faccio una piccola deviazione per entrare a Mireval (10.45, km42) ad acquistare frutta e liquidi per merenda: bastano venti minuti per ripartire e riagganciare la via ufficiale.
Mezz’ora per raggiungere Frontignan Plage (11.35, km54) proseguendo subito per Frontignan Centre (11.50, km57) da cui parte l’assalto a Sete. Caotica, trafficatissima, rumorosa, colorata, congestionata… insomma, non proprio a misura di ciclista: raggiungo vivo il fort Richelieu (12.25, km66) e fuggo veloce come la luce sul lungomare. Magari ci torno a piedi.
Comincia una carrellata di spiagge sabbiose bianche, di dune selvagge, di ciclabili ampie e scorrevoli che porta a Marseillan Plage (13.25, km82): sicuro highlight della giornata.
Pausa pranzo di un’ora che di più non si può e via ancora, sempre lungo le principali, anche se su apposita corsia. E, ovviamente, controvento.
Uhm, ad Agde non ci voglio entrare!Ci giro attorno lungo il corso de l’Herault e, lavori in corso a parte, vado a prendere il Canal du Midi dove, ancora brutto e sterrato, si unisce al fiume cittadino (15.10, km94). Sterratona a far valere il mio semicingolato e via dritto fino a Portiragnes (16.00, km108), poi Villeneuve (16.20, km112) e Beziers
(16.45, km119) cui resto a valle a scavalcare L’Orb per poi riprendere il Canal alle spettacolari chiuse de la Pente d’Eau, che, con le loro nove porte, fanno salire i battelli di 21 metri. Turisti ovunque per assistere allo spettacolo.
Io pedalo via, dapprima su solito argine sterrato poi, causa lavori, su single track a filo d’acqua fino a Colombiers (17.20, km127) dove mollo il canal per fare un salto, lungo stradine secondarie e simpaticamente in pendenza, all’Oppidum d’Enserune (17.40, km130). Che ovviamente risulta chiuso. Echissenefrega, dopo tutta sta salita minimo che arrivo su!
E insomma ecco l’antico insediamento, di cui restano giusto un muro ed una scaletta, ma dal quale si gode di un’ottima vista… e di una spettacolare area agricola divisa “a spicchi ” colorati!
Siamo agli sgoccioli: giù in picchiata a Nissan (18.00, km134) per una coca, poi su statale fortemente controvento (sì, ancora) a Coursan (18.45, km145) e subito dopo alla periferia di Narbonne (19.00 km150).
Da segnalare che, lungo il Canal, il vento si sente molto meno: sarà merito dei platani che ne adornano gli argini?
Provo a trovare il camping con gmaps, ma la tentazione di lanciare il telefono è tanta: spengo l’inutile attrezzo e uso Strava come se fosse una mappa.
19.40, km156 ed eccoci qua.

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