MediterraneanConnection2021 Day 18 Rio Sonsaz _ San Leonardo de Yague, 135km 1169mD
Preparo il mio bivacco nella casupola lungo il rio Sonsaz: spazzo il pavimento, preparo la tavola e la cuccia. Mi lavo nella fredda acqua di montagna e rosicchio quel po’ che è rimasto… poi, finalmente, mi metto in pari col diario e si può dormire!
Esco un paio di volte nella fredda notte della sierra ad ammirare il cielo, enorme e luminoso.
Poi solito scherzetto con la sveglia e mi tiro su in seconda battuta: cazzo che freschetto!
Mi vesto, una lavata nell’acqua del rio, solita routine e via in un’oretta.
Sono in fondo alla valle, quindi si sale subito, e duro: eccomi di nuovo in cima alla sierra (08.55 2,65km 1650m) quindi, logicamente, si scende e si risale (0917 km07 1480m) ricominciando il solito giochetto!
Si scende nella bianca polvere che tanto mi ricorda le sostanze di carica per la patinatura della carta (carbonato di calcio e caolino) e si giunge ad un bel pascolo, ben popolato di vacche: un ponte permette di attraversare sull’altro lato del rio (0930 km10 1320m) e proseguire verso quella che è l’entrata Parque de lasTejera Negra (09.45 km12 1460m): da qui l’agile carretera conduce a Cantalojas (09.50 14km 1300m).
Son ormai un paio di giorni che freno quasi solo con la ruota davanti, ma stamattina la posteriore proprio non pervenuta: avranno dei ricambi, in questo ridente, e grosso per gli standard locali, paese?
Niet.
Mentre spazzolo un paio di colazioni medito sul da farsi, consulto la mappa, faccio qualche telefonata: le pastiglie sembrano introvabili.
Decido di lasciare il percorso offroad in quota e di scendere verso cittadine più abitate e promettenti: ore 10.50 e si va, solcando in falsopiano i bei pascoli di Cantalojas, per giungere in breve a Villacadima (km23) da cui si risale verso la sierra disseminata di enormi pale eoliche (11.30 km25) e dove entro in Castilla y Leon (km27).
Da qui è tutta bella, e facile, discesa ed in breve mi lascio alle spalle Santibanez (11.55 km35), Estebanvela (1.205km40) e Francos, arrivando al bel pueblo di Ayllon, dal notevole impianto medievale (12.25 km48).
Subito una cerveza, poi esco dal centro murato e setaccio le officine locali: niente pastiglie.
Ritorno al pueblo e dirigo, stavolta su carretera principale, verso San Esteban de Gormaz: l’ampia asfaltata mi permette un’ottima velocitàdi crociera ed in breve eccomi qua(14.10 km79).
Mentre attendo riaprano i negozi, pranzo di fianco all’unica officina bici del pueblo: ore 15.30, però, niente pastiglie compatibili con le mie pinze.
Via di nuovo, El Burgo de Osma non è lontano: ultima chance, pare!
Mentre le trebbie sono all’opera nei campi di grano, sfido la campagna calcinata dal sole (siamo sui 900m di quota, ormai), passo La Rasa (16.10 09km), ed a tutta birra raggiungo la cittadona (16.45 km17), preannunciata da un castillo in agguato sopra un dirupato costone: impressionante per ricchezza e dimensioni la cattedrale del grande centro murato.
Una breve corsa tra le stradine semideserte visto il calore, poi trovo il negozio che stavo cercando, El Pino: habemus pastigliam!
L’ultima coppia di pastiglie di tutta la Spagna, forse, è ora mia, e finalmente posso frenare anche con la ruota dietro!
Eseguo il trapianto salvavita direttamente nell’officina sul retro: ci metto di più a smontare e rimontare i bagagli che le pastiglie ma alle 17.15 posso ringraziare e ripartire.
Appena fuori dal pueblo prendo la senda del rio Ucero, bella sterrata bianca sull’argine che mi conduce per piccoli pueblos: Sotos del Burgo (17.50 km26), Valdelinares
(18.05 km30), e poi l’omonimo Ucero (18.20 km33) dove è ora di rinfrescarsi con una cerveza.
Dieci minuti e si riparte, adesso su asfalto ma ancora lungo il fiume, che scorre sotto alte pareti.
Un quarto d’ora e, ormai nel Parque Natural del Cañon del Rio Lobos (18.45, km38), all’altezza della bella Ermita San Bartolomè, e dell’omonima, enorme, cueva (caverna), la sterrata diviene sentiero e poi single track, a tratti anche molto impegnativo e provvisto di ben quattro guadi!
Insomma, gran finale!
Dieci tosti chilometri dopo (19.50 km48,5 1050m), tra torrenti, pareti a strapiombo, sentiero sabbioso, sassoso, roccioso, erboso, tra praterie, boschi, gole e caverne si esce dal canyon e, presa la carretera, si giunge in breve a Casarejos (20.00 km50), dove spreco venti minuti in cerca di un posto per dormire: niente.
Proseguo quindi per San Leonardo de Yague: sorprendente arrivo in discesa e, in breve, trovo alloggio ad un giusto prezzo.
Bici in garage e poi tocca a me!